facebook telegram twitter whatsapp

Salute, Territorio, Milano

"Salviamo la medicina generale"

Medici di base: manifestazione a Milano. Le 'Coccarde Gialle' davanti alla stazione centrale e al Pirellone... "Trattati come l'ultima ruota del carro".

Il ritrovo davanti alla stazione centrale di Milano. Gli uni affianco agli altri: camici bianchi, mascherine e coccarde gialle. Già, proprio queste ultime, alla fine, il loro segno distintivo, perché è così che hanno chiamato quel gruppo spontaneo e movimento sotto al quale si sono riuniti (appunto 'Coccarde Gialle') per ribadire come siano sempre più lasciati, purtroppo, soli e messi da parte e ricordare l'importanza di riportare la cura del paziente al centro dell'attività. Medici di base e di continuità assistenziale, insomma, tutti assieme, prima là in piazza Duca d'Aosta e, poi, anche di fronte al Pirellone. Le voci che si mischiavano, inevitabilmente, con i malumori, la delusione, l'amarezza, lo sconforto e la rabbia.

"Così non si può andare avanti - è stato il coro unanime - Non è più accettabile che non ci sia permesso di svolgere la professione con la tranquillità e l'impegno necessari a garantire un'appropriata assistenza. Diciamo no, allora, alla burocrazia che ci porta via moltissimo tempo per le visite e alla campagna denigratoria di parte della stampa e persino del vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia che dichiara il nostro impegno lavorativo di sole poche ore alla settimana".

Trattati, dunque, come ci tengono a sottolineare usando una famosa espressione, da ultima ruota del carro. "Regione Lombardia, ad esempio, ha approvato una riforma che si occuperà solo di edificare sul territorio strutture ambulatoriali, senza pensare a risolvere il vero problema della medicina territoriale (ossia la carenza di medici), anzi promuovendo in sostanza la privatizzazione del Sistema Sanitario Nazionale - proseguono - Oltre al fatto che entro 5 anni il 40% dei cittadini non avrà più il medico di fiducia e sarà costretto a ricorrere a prestazioni private pagando di tasca propria. Insomma, situazioni che non possono e non devono passare sotto silenzio. Non è ammissibile ciò che sta accadendo ed è, dunque, necesario che ognuno di noi si faccia sentire. Fianco a fianco, appunto, per gridare sì alla figura centrale del medico di famiglia quale professionista pubblico con un ruolo fondamentale nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura del paziente. Siamo, infatti, nonostante qualcuno sostenga il contrario, il punto di riferimento della persona e il trait d'union tra i malati e l'ospedale. Coloro che conoscono la gente e le sue problematiche a 360 gradi e per la quale siamo il primo punto di appoggio. Ecco di cosa dovrebbero ricordarsi le istituzioni, invece puntualmente scelgono di non considerarci". (Foto di Gianni Mazzenga)

Photo gallery

MEDICI DI BASE: MANIFESTAZIONE A MILANO

X

Preferenze per tutti i servizi

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Abilitando l'uso dei servizi di terze parti, accetti la ricezione dei cookies e l'uso delle tecnologie analitiche necessarie al loro funzionamento.

© 2009-2024 Comunicare Futuro Srl
C.F. e P.IVA 09364120965

Mobile version

Fai pubblicità con Logosnews
Gestione cookie     Privacy