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Eventi, Busto Arsizio

Giöbia ridotta e senza pubblico

Anche una consuetudine millenaria come la Giöbia è costretta a fare i conti con la pandemia. A tutela della salute pubblica, l’Amministrazione comunale di Busto Arsizio ha deciso, infatti, che la festa popolare sarà celebrata in forma ridotta e senza pubblico, rinunciando all’organizzazione messa in campo fino all’edizione del gennaio 2022.

Anche una consuetudine millenaria come la Giöbia è costretta a fare i conti con la pandemia. A tutela della salute pubblica, l’Amministrazione comunale di Busto Arsizio ha deciso, infatti, che la festa popolare sarà celebrata in forma ridotta e senza pubblico, rinunciando all’organizzazione messa in campo fino all’edizione del gennaio 2022. Visto l’elevato tasso di contagiosità della variante Omicron, è impensabile di poter programmare l’ esposizione delle Giöbie e il tradizionale falò che da sempre attirano un foltissimo pubblico di famiglie e cittadini. Per dare continuità e non interrompere una lunghissima e apprezzatissima tradizione che ha sempre portato con sé un messaggio di rinascita, giovedì 27 gennaio sarà esposto in piazza santa Maria un unico fantoccio simbolico, che sarà dato alle fiamme alle 18 in un luogo da definire alla sola presenza del sindaco e della giunta. La breve e simbolica cerimonia sarà trasmessa in diretta streaming su questa pagina Facebook per dare modo ai cittadini di partecipare al rito a distanza. "Non è stato facile rinunciare al tradizionale momento di incontro e condivisione che ogni anno vedeva la città riunirsi intorno al falò e a uno dei simboli della sua identità - commenta il sindaco Emanuele Antonelli - Una scelta imposta dalle norme e dettata dal buonsenso e della responsabilità di tutelare in via prioritaria la salute pubblica. Siamo certi che la cittadinanza capirà le nostre motivazioni e naturalmente ci auguriamo di poter presto tornare a festeggiare la Giöbia tutti insieme e in sicurezza". La festa dovrà quindi essere vissuta in famiglia e celebrata a tavola, gustando se possibile i piatti tipici di questo periodo ed evitando l’accensione dei falò. Gli uffici infatti non rilasceranno a privati e associazioni autorizzazioni finalizzate all’esposizione dei fantocci e all’accensione di fuochi all’aperto.

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