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Attualità

Tettamanzi italiano dell'anno

Il riconoscimento di Famiglia Cristiana

Famiglia Cristiana ha eletto il cardinale Dionigi Tettamanzi «italiano dell’anno». «È il volto della Chiesa che ci piace. Una Chiesa che non si arrocca nei sacri palazzi, nella cura di propri “orticelli”. Ma dialoga con tutti. Premurosa verso gli ultimi della società, per dare voce a chi non ha voce, discriminato per il colore della pelle o per un diverso credo religioso», afferma il direttore di Famiglia Cristiana don Antonio Sciortino. L’Arcivescovo di Milano è stato tra i primi ad occuparsi di sostegno alle famiglie in difficoltà, annunciando proprio durante la Messa di Natale (2008) la creazione di un fondo per rispondere alle esigenze di chi ha perso o perderà il lavoro e così non riesce più a mantenere se stesso e la propria famiglia. Il Cardinale è partito con il primo milione di euro, poi in questi due anni il fondo è notevolmente aumentato, arrivando a inizio dicembre 2010 quota dieci milioni di euro. Lo scorso 18 novembre per il Fondo l’Arcivescovo riuscì a raccogliere ben 50 mila euro, ricavati dalla messa in asta di icone e di libri antichi di sua proprietà che aveva ricevuto gli anni passati.
Tettamanzi, per incrementare i guadagni del Fondo, ha messo in vendita nel dicembre 2010 i suoi antichi presepi: di manufattura artigianale. Il ricavato dalla vendita dei presepi, 40.000 euro, verranno destinate al Fondo Famiglia Lavoro che oggi, secondo il segretario generale Luciano Gualzetti, vede in attesa «881 famiglie che non hanno ancora ricevuto risposta perché non abbiamo la garanzia di poter dare loro aiuto». L'operazione, comunque, non ha solo risvolti economici: «una famiglia in difficoltà ha più bisogno di sostegno umano che economico e il fondo – ha concluso l'arcivescovo - ha per scopo anche quello di migliorare il nostro stile di vita» e ottenere più sobrietà.
Dal Natale 2008 a oggi il Fondo, attraverso le parrocchie, ha distribuito 9.287.655 euro a 4.667 persone bisognose, di cui il 66% disoccupate, il 55% straniere, il 72% di sesso maschile, il 68% sposate e l'86,9% con figli.

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