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Sociale, Eventi, Castano Primo

Cartoline contro le violenze

L'iniziativa di Sabrina Gaiera e Francesca Rudoni per la Giornata contro la violenza sulle donne. Cartoline appese a Castano per riflettere e dire assieme "Basta".

L'ispirazione è arrivata dalla cosiddetta 'guerrilla art'; le ideatrici, poi, sono Sabrina Gaiera e Francesca Rudoni; il progetto, infine, qualcosa che non si ferma in un unico punto, ma coinvolge più zone della citta, perché il 25 novembre (Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne) dovrebbe essere ricordato e celebrato sempre, ovunque, in ogni singolo momento della quotidianità. E, allora, giusto il tempo di ritrovarsi e guardarsi negli occhi per capire che cosa fare proprio in occasione di questa importante ricorrenza che, subito, non hanno avuto alcun dubbio su quale avrebbe potuto essere la proposta. "Sappiamo che la memoria è lo strumento più forte affinché tante cose che accadono possano diventare patrimonio di tutti - spiegano - Come ci piace ricordare, prendendo in prestito una frase di Peppino Impastato, se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà". Già, proprio la bellezza, alla fine, è stata la parola da cui sono partite, trasformandola in cartoline (con annotati sul retro i nomi delle donne uccise da gennaio ad oggi) che hanno appeso in diversi luoghi di Castano. "Un'operazione di 'guerrilla art' nel giorno contro le violenze, ma che vorremmo non si esaurisse qui - affermano - Il senso di comunità, la denuncia, e la possibilità di costruire pratiche di condivisione e vicinanza, infatti, devono essere qualcosa che restino impresse nelle mente, diventando pratiche costanti, oggi, domani e in futuro". Un'azione singola, certo, quella di Sabrina e Francesca che, però, nasce con l'obiettivo che possa diventare di tutti. "Ognuno avrà modo di prendere una o più cartoline e di portarle con se, per poi metterle nell'agenda, sul tavolo della cucina, sulla porta di casa o dell'ufficio oppure in qualsiasi altro posto, così da dare vita assieme al confronto, alla riflessione, all'apertura a stare vicine come solo noi donne sappiamo e vogliamo fare - concludono - E mi raccomando, cercate aiuto se siete in difficoltà e non abbandonate chi vi sembra in situazioni di pericolo e criticità. Senza mai smettere di pensare che solo nella solida solidarietà tra di noi, con lo sguardo in alto e con i servizi e le opportunità del territorio, possiamo cambiare le cose e dire basta".

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