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Fiera San Martino, Inveruno

La mappa dell'arte

Quest’anno, l’Antica Fiera di San Martino e Inverart, si sono aperte insieme. Alla scoperta della mappa dell'arte in un'esposizione innovativa.

Quest’anno, l’Antica Fiera di San Martino e Inverart, si sono aperte insieme. “Siamo ancora in un anno non totalmente libero, ma migliore di quello precedente, per una situazione pandemica più controllata - ci spiega Francesco Oppi, curatore di InverArt - e la formula proposta è ancora quella diffusa, secondo lo stile che ha caratterizzato lo scorso anno e non quello tradizionale che, negli anni, abbiamo imparato a conoscere”. Percorrendo la mappa dell’Arte, possiamo così lasciarci condurre sulle vie della creatività e della cultura, in un’originale esperienza artistica. Scoprire angoli di bellezza e di espressività, tra creazioni di giovani talenti emergenti o opere di artisti celebri a livello internazionale, semplicemente passeggiando per Inveruno e visitando da un panificio a una libreria, da un negozio di abbigliamento a un bar, persino in farmacia, centri estetici o negozi di ferramenta, tra gli esercenti aderenti. La versione diffusa di Inverart, nell’edizione che festeggia la “maggiore età”, si è espansa coinvolgendo sul territorio inverunese 41 spazi tra istituzionali e privati, grazie alla collaborazione con l’associazione dei commercianti di ‘Inveruno in vetrina’. “Abbiamo avuto l’opportunità di mostrare una delle collezioni di grafica d’arte del secondo Novecento italiano più rilevanti, la nostra collezione del Guado: Ernesto Treccani, Paolo Baratella, Daniele Oppi, Salvatore Fiume, Ugo Nespolo e tanti altri artisti importanti, con l’esposizione di loro opere originali”. Altre opere assolutamente da non perdere? Ad esempio la mostra dedicata all’artista Giancarlo Colli per i suoi 90 anni, in Villa Verganti Veronesi (con la sua produzione, a testimonianza della sua energia e del suo modo di denunciare la violenza, il sopruso, anche nei soggetti sacri e nei suoi allegorici dipinti) e la rappresentanza significativa di allievi selezionati dall’Accademia di Belle Arti di Brera dal professor Stefano Pizzi, così come le opere nella Sala Virga della Biblioteca comunale. “Speriamo di tornare, nella prossima edizione, alla ‘versione sociale’ di Inverart, nella sua formula originaria e vincente che permette un rapporto fra l’artista e la popolazione, creando occasioni di socialità e di incontro”, conclude, invitando, intanto, fino al 28 novembre, ad ammirare la ricca esposizione della XVIII^ edizione, tra ricerca e innovazione, stimolo a migliorare gli aspetti culturali di una società, dove gli artisti hanno un ruolo fondamentale.

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