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Cuggiono

Corre in slitta sulla neve

La storia di Maurizio e delle sue gare sui ghiacci

Guida una slitta… ma non è Babbo Natale. Si chiama Maurizio, abita a Castelletto di Cuggiono e da ben dieci anni pratica lo sleddog: con i suoi sette cani partecipa a gare di velocità tra slitte sulla neve. “Sono sempre stato un appassionato di cani nordici, di sport e di natura – ci spiega lui stesso – Allora ho comprato il mio primo cane di razza samoieda. Lo portavo a gare di bellezza, ma non mi piaceva granché… E un mio amico mi dice: ‘Lo sai che qui vicino fanno le gare sullo sterrato con questi cani?’ Ho iniziato a entrare nel giro, ad assistere alle competizioni e… sono rimasto affascinato”. Tali competizioni si svolgono solitamente in due manches che si tengono in due giorni consecutivi; i concorrenti sono divisi in base al numero di cani partecipanti e alla razza, con percorsi differenziati. Vince, ovviamente, chi impiega complessivamente meno tempo. “Va detto che i cani sono controllati, la loro salute è davvero salvaguardata. Se si nota che l’animale è tenuto male o è maltrattato si viene esclusi dalle competizioni! È un grande impegno allevarli”. Maurizio li tiene in una zona apposita del giardino, dove ha ricavato un piccolo boschetto, dentro a spaziosi serragli. “Bisogna curare tutto: la salute, la forma fisica, l’alimentazione di questi animali. È un lavoro che dura 365 giorni all’anno”. Ma tu come alleni i tuoi samoiedi? “Porto i cani fuori circa tre o quattro volte alla settimana. E poi c’è il mio allenamento: corro o vado in piscina. Devo mantenere un peso adeguato, e poi non si deve pensare che il conducente si limiti a stare sulla slitta: bisogna spingere col piede per andare più veloce e nei tratti in pendenza si scende dalla slitta per non pesare sui cani e alleggerirne lo sforzo. I cani, poi, si comandano tutti con la sola voce, senza redini o simili: di conseguenza, ho dovuto anche addestrarli”. Ci sono delle strategie di gara? “Certo! La disposizione è fondamentale: davanti stanno i cani che recepiscono più in fretta i comandi perché trainino il gruppo, mentre più vicini alla slitta stanno i più potenti. E gli si fa anche ‘i complimenti’ quando ubbidiscono!” Uno sport diverso ed una passione che ha già portato Maurizio lontano: nel 2003 è stato campione nazionale della sua categoria e nel 2004 e 2007 ha partecipato anche ai campionati mondiali.

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