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Attualità, Malpensa, Milano

L'ultimo volo di Alitalia

Con il Cagliari-Roma Fiumicino di stasera (14 ottobre), dopo 75 anni lunghi anni, calerà, ufficialmente, il sipario su Alitalia. Dal 15 ottobre ecco la nuova Ita.

Il volo è l'AZ 01586 delle 22.05; l'aeroporto di partenza Cagliari, quello di arrivo, invece, Roma Fiumicino. L'ultimo decollo e atterraggio per Alitalia che, proprio questa sera (14 ottobre), farà calare, ufficialmente, il sipario sulla sua storia. Dopo 75 anni, insomma, la compagnia aerea italiana è pronta all'addio, per lasciare il posto alla nuova Ita. Un ultimo atto, però, senza il cosiddetto lieto fine (anzi) e che porta con sé tanta amarezza. LA STORIA - Era l'8 giugno 1946 quando il Ministero della difesa italiano e la compagnia aerea britannica statale British Overseas Airways Corporation (BOAC) giunsero ad un accordo per costituire una nuova società aerea civile operante in Italia ed in altri paesi. Il 16 settembre successivo fu costituita la società per azioni Aerolinee Italiane Internazionali - ALII con un capitale sociale di 900 milioni di lire ripartito per il 60% all'Istituto per la ricostruzione industriale (IRI) e per il 40% a British European Airways (BEA). Quindi, nel 1947 la ragione sociale fu modificata in Aerolinee Italiane Internazionali - Alitalia e la compagnia iniziò le operazioni il 5 maggio delo stesso anno con un volo tra Torino, Roma e Catania operato da un Fiat G.12. Due mesi dopo seguì il primo volo internazionale tra Roma e Oslo, mentre nel marzo 1948 fu inaugurato il primo volo intercontinentale, della durata complessiva di 36 ore, tra Milano e Buenos Aires con scali intermedi a Roma, Dakar, Natal, Rio de Janeiro e San Paolo. I primi aeromobili, quattro Fiat G.12 ed un Savoia-Marchetti S.M.95, erano stati prestati dall'Aeronautica Militare. Nel corso degli anni '50, poi, vengono introdotte le prime assistenti di volo, con divise disegnate dalla casa di moda Sorelle Fontana, ed entrano nella flotta quattro quadrimotori Douglas DC-4. Sua principale concorrente era Linee Aeree Italiane (LAI), controllata sempre da IRI e dalla compagnia aerea statunitense Transcontinental & Western Air (TWA), che a differenza di Alitalia poteva contare sul supporto del socio statunitense. Nel 1957 LAI fu messa in liquidazione e a partire dal 1° novembre dello stesso anno Alitalia è subentrata sia nella gestione del traffico aereo sia nella proprietà di impianti, mezzi e dipendenti precedentemente controllati dalla LAI, assumendo la denominazione di Alitalia - Linee Aeree Italiane. L'Alitalia, dopo l'assorbimento della LAI, contava circa 3000 dipendenti e una flotta di 37 aerei; contestualmente fu acquistato un immobile a Roma, nel quartiere Pinciano, per ospitare gli uffici e la sede principale mentre l'hub della compagnia fu posto presso l'aeroporto di Roma-Ciampino. Il capitale sociale era quindi ripartito: 88,77% allo Stato italiano (di cui 6,07% dal Ministero delle partecipazioni statali e 82,7% dall'IRI), 6,75% a società private britanniche (4,5% a British European Airways e 2,25% a British Overseas Airways Corporation) e 4,48% a società private italiane (3,5% a FIAT, 0,61% a Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali, 0,19% a Società Italiana Ernesto Breda, 0,06% a Società Nazionale Trasporti Fratelli Gondrand, 0,05% a Fiumeter, 0,05% a Le Assicurazioni d'Italia e 0,02% a SIAI-Marchetti). Ancora, nel 1960 Alitalia diventa sponsor ufficiale dei Giochi della XVII Olimpiade di Roma. Nello stesso anno, vengono introdotti i primi aerei a reazione, mentre l'anno successivo segna l'apertura dell'Aeroporto di Roma-Fiumicino, nel quale la compagnia posizionerà il suo hub principale. Dieci anni dopo la compagnia diventa la prima europea ad avere in flotta solo aerei a reazione e, con la consegna del primo Boeing 747-100 la compagnia adotta un nuovo logo, la classica 'A' tricolore che verrà riportata su tutte le code degli aerei in quanto parte della nuova livrea simultaneamente adottata. Gli anni '70 e '80 prosegue lo sviluppo di flotta e network della compagnia con l'introduzione dei Douglas DC-10, dei McDonnell Douglas MD-80 e degli Airbus A300 con l'apertura di rotte da Roma verso l'estremo oriente, come Tokyo. A metà degli anni '90 la compagnia entrò in crisi economica: nel 1993 si cominciò a dialogare con Air France, quando questa interruppe le trattative a causa delle proteste sindacali che fecero dimettere l'allora presidente della compagnia di bandiera francese, Bernard Attali. Nel 1997 iniziarono i dialoghi con KLM per una fusione che partì sotto forma di joint-venture integrale nel novembre 1999. L'accordo di fusione prevedeva lo spostamento dell'hub da Roma-Fiumicino a Milano-Malpensa e la conseguente chiusura di tutti i voli dallo scalo di Milano-Linate, eccezion fatta per i voli verso Roma. Il 28 aprile 2000, KLM comunicò ad Alitalia la scelta di interrompere l'alleanza immediatamente in quanto venne bocciata dal consiglio di amministrazione. Fu costretta a pagare una penale da 250 milioni di euro. Gli anni 2000 e 2010: la privatizzazione e la cessazione delle attività. A luglio 2001 Alitalia, dopo aver siglato un accordo entra nell'alleanza globale SkyTeam.L'anno successivo inizia la sostituzione dei Boeing 747 con i nuovi Boeing 777-200ER. Nel 2006 vince la gara per l'acquisto di Volare Airlines, che si aggiunge all'altra controllata della compagnia, Alitalia Express, la divisione regionale. Nello stesso anno, oltre a essere presentato il restyling della livrea, iniziano i tentativi di privatizzazione, che si protrarranno fino al 2007, quando viene accettata in forma esclusiva l'offerta di Air France-KLM. Il gruppo, però, ritirò l'offerta nel 2008, in quanto Silvio Berlusconi non garantì di accettare l'offerta del gruppo franco-olandese in caso di sua vittoria. Intesa Sanpaolo, nel luglio 2008, entrò nella società Resco Uno s.r.l., che a seguito di una ricapitalizzazione di 1,1 miliardi di euro divenne Compagnia Aerea Italiana S.p.A., alla cui presidenza venne nominato Roberto Colaninno. Diverse società italiane entreranno a far parte di C.A.I., che dopo aver acquistato l'ormai prossima alla bancarotta Air One a dicembre 2008, il 12 gennaio 2009 acquista gli assets di Alitalia-LAI, ormai entrata in amministrazione straordinaria. CAI viene quindi ridenominata in Alitalia-Compagnia Aerea Italiana S.p.A., e il giorno dopo inizia le attività di vettore aereo a marchio Alitalia-AirOne; mentre i debiti della LAI rimangono nella vecchia società pubblica, che si trova a tutt'oggi in amministrazione straordinaria a distanza di oltre 10 anni. Non tutto il personale di terra e di volo ebbe la possibilità di essere assunto con un nuovo contratto nella nuova Alitalia; vi furono infatti cospicui tagli al personale: diverse migliaia di lavoratori rimasero in LAI, e finirono in cassa integrazione. Gli ex dipendenti Air One mantennero invece tutti il posto di lavoro, senza dover essere assunti nuovamente con un altro contratto dalla nuova Alitalia, in quanto la ditta Air One S.p.A. si fuse completamente con CAI l'11 dicembre 2008, che ereditò così anche i dipendenti Air One. La vecchia flotta di proprietà che la nuova Alitalia acquistò dalla LAI, immatricolata in Italia e costituita principalmente da Boeing 767-300ER per il lungo raggio e McDonnell Douglas MD-80 per il medio raggio, venne gradualmente sostituita con nuovi aerei in leasing da società irlandesi, come la Aircraft Purchase Fleet Limited, società fondata a Dublino l'8 dicembre 2008 dal Gruppo Toto (ex proprietario di Air One fino al 10 dicembre 2008). La nuova Alitalia si è dotata principalmente di Airbus A330-200 per il lungo raggio e Airbus A320-200 per il medio raggio. Ciò nonostante, in seguito anche all'abbandono dell'hub di Milano-Malpensa, anche i bilanci della nuova Alitalia continuano ad essere in perdita. Nel giro di cinque anni, la compagnia cambia tre amministratori delegati: Rocco Sabelli, Andrea Ragnetti e Gabriele Del Torchio. Nell'ultimo trimestre 2013 si rende necessaria una ricapitalizzazione della società, nella quale Air France non partecipa, diminuendo così, la sua partecipazione in Alitalia. A febbraio 2014, dopo che Etihad Airways mostrò interesse in Alitalia, l'allora premier Enrico Letta, in visita di Stato nella Penisola Arabica, mediò con il governo di Abu Dhabi per portare avanti le trattative tra le due compagnie. Una successiva ricapitalizzazione, a luglio 2014, vide l'ingresso in Alitalia di Poste italiane, con un contributo pari a 75 milioni di euro, mossa necessaria per il salvataggio della compagnia. L'8 agosto 2014, Etihad Airways annuncia che avrebbe acquisito il 49% di Alitalia. Nel novembre successivo arriva il nulla osta dell'Unione europea per il completamento dell'acquisizione, completata ufficialmente in Alitalia il 1º gennaio 2015. L'azienda fu rinominata Alitalia - Società Aerea Italiana, con trasferimento degli asset operativi di Alitalia - CAI, che fu rinominata CAI e divenne proprietaria del 51% della neonata Alitalia - SAI; il restante 49% fu acquistato da Etihad Airways. Dopo il rinnovo di marchio e livrea avvenuti nel giugno 2015, nel 2017 Alitalia si ritrovò a fronteggiare una nuova crisi finanziaria, rendendo necessari una ricapitalizzazione e un nuovo piano industriale, che venne però respinto dai dipendenti attraverso un referendum aziendale. Il 2 maggio seguente, l'assemblea dei soci della compagnia aerea approvò quindi l'ingresso in amministrazione straordinaria dell'azienda, decretando quindi l'uscita di Etihad e di tutti i soci di minoranza dalla società. Preso atto della richiesta di Alitalia, il Ministero dello sviluppo economico erogò un prestito-ponte da 900 milioni di euro e nominò tre commissari straordinari (Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari) con l'intento di amministrare l'ex compagnia aerea di bandiera fino a quando non vi fosse trovato un acquirente idoneo. Con il decreto-legge 18/2020 (c.d. 'Cura Italia') viene autorizzata la costituzione della società, interamente partecipata dallo stato, Italia Trasporto Aereo; il 29 giugno 2020 viene annunciata la nomina di Francesco Caio alla carica di presidente e Fabio Lazzerini alla carica di amministratore delegato. Contestualmente, Alitalia, destinata a cessare le attività, sospende la vendita di propri titoli di viaggio dal 25 agosto (i passeggeri già in possesso di un biglietto con validità successiva al 15 ottobre sono dirottati su altro volo oppure rimborsati). Per lasciare, appunto, il posto alla nuova Ita.

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