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Scuola, Magenta

Scuole chiuse per la Mi-To

La Milano-Torino fa discutere per la forzata chiusura di tutti i luoghi di istruzione cittadini, proprio quando finalmente gli studenti erano riusciti a rientrare a scuola.

“Davvero un'occasione straordinaria dal punto di vista del marketing territoriale che, ancora una volta, abbiamo saputo cogliere al meglio. L'evento si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti-Covid a garanzia della sicurezza di tutti. Ed è proprio per poter garantire la sicurezza di tutti, anche degli studenti e delle loro famiglie, che nella giornata di mercoledì 6 ottobre le scuole di ogni ordine e grado e gli asili nido comunali resteranno chiusi”: sono queste le parole del Sindaco Chiara Calati a commento della partenza della corsa ciclistica Milano-Torino dalla città di Magenta. Una manifestazione che fa discutere per la forzata chiusura di tutti i luoghi di istruzione cittadini, proprio quando finalmente gli studenti di ogni ordine e grado erano riusciti a rientrare a scuola in presenza e in sicurezza dopo i disagi causati dalla pandemia. In questo stesso senso si era mossa anche Progetto Magenta con una mozione per lo spostamento delle future operazioni di voto in città dalle scuole ad altro luogo: (presumibilmente) in primavera gli elettori magentini torneranno alle urne per eleggere il nuovo primo cittadino e le scuole sede di seggio elettorale rimarranno chiuse, di nuovo. “La mozione è stata respinta sulla base di un intervento del Vicesindaco Gelli - racconta Silvia Minardi, capogruppo in Consiglio comunale - che ha affermato che lo scorso anno una ricognizione era stata fatta, ma che aveva dato esito negativo. Chiederemo gli atti. Ma, di certo, non è vero come affermato da Gelli che solo piccoli comuni con pochi seggi riescono a spostare le operazioni di voto dalle scuole: lo scorso anno, tra gli altri, Bergamo; quest’anno Siena, Novara che certo sono un po’ più grandi di Magenta”. Spostare i seggi costerebbe al Comune di Magenta 100 mila euro: “Abbiamo fatto notare all’Assessore che questi soldi si spenderebbero non per le elezioni, ma per garantire il diritto allo studio e la continuità nel lavoro in un periodo dell’anno dove sarebbe meglio non perdere giorni di scuola. La maggioranza, con l’astensione del capogruppo di Forza Italia, ha bocciato la nostra mozione. Un’occasione persa senza che si capisca il perché”.

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