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Attualità

Violenza sulle donne: insieme diciamo "Basta!"

Servono interventi decisi e concreti. Preoccupano gli ultimi dati del 2009 in Lombardia

Cresce la violenza sulle donne, in modo particolare nel nord Italia e qui da noi, in Lombardia. Dati e cifre che devono fare riflettere quelle diffuse all'ospedale 'Fatebenefratelli' di Milano, in occasione della presentazione del volume 'Donne e violenze: diamo voce al silenzio'. Riflettere e parlarne, quindi, non solo oggi, però, che siamo nella Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, ma sempre, in ogni momento e istante della nostra vita. Solo così, infatti, si può fare qualcosa di positivo e concreto. Solo così si può arrivare, magari, a qualche risultato importante. Ma torniamo ai numeri: nel 2009 un omicidio su cinque ha avuto come vittima proprio una donna, con oltre 20 casi concentrati in Lombardia (119 quelli totali, 18 in più rispetto alle 101 vittime del 2006. Degli episodi lombardi dello scorso anno, inoltre, otto si sono registrati a Milano, sei a Bergamo, due rispettivamente a Brescia, Varese e Cremona ed uno a Mantova, Lecco e Sondrio. Un trend che è proseguito anche la scorsa estate (maggio - prima metà di novembre 2010), periodo nel quale, secondo il monitoraggio effettuato dall'ospedale milanese, sono state registrate 48 vittime, otto solo nella nostra regione. Proseguendo nell'analisi emerge come chi uccide una donna è, nel 90,3 per cento dei casi, conosciuto dalla vittima e, nel 76 per cento, italiano. Per il 70 per cento la casa della persona aggredita è, nella maggior parte degli episodi, il luogo del delitto. E per quanto riguarda il movente: principalmente è passionale (22,1 per cento) e nel 52 per cento delle situazioni era già presente una storia pregressa di litigi. Diverse, infine, sono le iniziative messe in campo: ad esempio l'Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (Onda) e il Fatebenefratelli, in collaborazione con l'Associazione Italiana Medici di Famiglia, hanno redatto un vademecum destinato agli operatori sanitari per riconoscere le vittime di violenza domestica, che verrà diffuso nei 67 ospedali lombardi premiati, in questi anni, da Onda con il Bollino Rosa.

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