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Eventi, Milano

Fuorisalone: la parte artistica di Milano

C’è un lato del Salone del Mobile che ogni anno colpisce e sorprende per estro e innovatività: quello del Fuorisalone, che abbiamo deciso di raccontarvi più da vicino.

Dopo un anno di rinvii forzati, tra i tantissimi eventi che stanno riprendendo la loro 'normale' attività anche l’importantissimo Salone milanese dedicato al mobile. Nato a Milano nel 1961 per promuovere le esportazioni italiane dell’industria dell’arredo e dei suoi complementi, il Salone Internazionale del Mobile è oggi una delle manifestazioni internazionali punto di riferimento per il settore dell’arredo e del design. A dimostrazione della sua importanza solo alcuni numeri: oltre 210 mila metri quadrati di esposizioni alla fiera di Rho, oltre 2300 aziende rappresentate e 370 mila visitatori provenienti (in tempi normali) da circa 188 paesi. Il salone del mobile rappresenta in tutto e per tutto Milano, dinamico, business-oriented, ma anche estroverso e artistico. C’è un lato, infatti, del Salone che ogni anno colpisce e sorprende per estro e innovatività: quello del Fuorisalone, che abbiamo deciso di raccontarvi più da vicino. Il Fuorisalone è una rassegna particolare che raccoglie installazioni artistiche ed eventi socio-culturali per animare la Milano Design Week. Giunto alla sua 30esima edizione tanti sono gli appuntamenti che lo caratterizzano, ma uno in particolare, che ormai ha assunto il ruolo di tradizione, non poteva mancare: le installazioni in uno dei simboli di Milano, l’Università degli Studi. I cortili e i chiostri di via Festa del Perdono sono tornati ad ospitare oltre 30 installazioni realizzate dai migliori artisti italiani, a tema: creative connections con l’obiettivo di rendere possibile la riscoperta delle 'connessioni creative'. Una lunga lista di installazioni che vogliono portarci oltre, creare in chi le guarda quell’emozione da utilizzare come pass-par-tout verso luoghi segreti dell’anima, che non possono che essere l’anticamera di qualcosa di nuovo, innovativo, inclusivo o creativo. Tra le installazioni più interessanti c’è sicuramente 'Bamboo ring' dell’architetto giapponese Kengo Kuma, che vuole far sperimentare al visitatore la possibilità di connettere tecnologia e natura attraverso i suoni. Nel cortile d’onore si prendono la scena 'Freedom' di Mad Architects rappresentante un gabbiano pronto a spiccare il volo verso il cielo e 'Survival' di Stefano Giovannoni, che ha voluto rappresentare il salvataggio degli animali sull’arca di Noè, metafora della necessità di salvaguardare gli animali e l’ambiente, con riproduzioni anche a grandezza reale. Queste sono solo alcune delle bellezze che è possibile ammirare a costo zero sia all’interno degli spazi universitari, sia nelle zone limitrofe. Grandi produzioni artistiche anche all’orto botanico di Brera e nel quadrilatero della moda, oltre che eventi culturali e musicali per tutta la città per tutta la durata del festival: dal 5 al 12 settembre.

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