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Castano Primo

"Quante inesattezze". L'Ici fa discutere

L'assessore Alberto Duffi interviene e precisa che...

“Quante inesattezze”. Non ci sta l’assessore all’Urbanistica ed Edilizia Privata del comune di Castano Primo, Alberto Duffi, che, in questi ultimi giorni, ha sentito troppe voci sbagliate ed imprecise in merito al delicato tema Ici dei terreni. E così, per fugare ogni dubbio ecco che è intervenuto, per fare, una volta e per tutte, chiarezza sulla situazione attuale. “Innanzitutto – dice – mi preme ribadire che il comune non ha effettuatto alcun aumento dell’Ici per i terreni edificabili. E’ solo cambiato, in base al nuovo Pgt, il valore venale di alcuni di questi che sono passati da agricoli a edificabili o è cambiata la loro capacità edificatoria. Ricordo anche come questa Amministrazione ha diminuito le aree edificabili, eliminando alcuni ambiti di trasformazione che modificavano alcune aree da agricole ad, appunto, edificabili. Non è un problema, come è stato detto da qualcuno, di “fare cassa”, ma si tratta di giustizia, in questo caso, fiscale. C’è, infatti, una legge che definisce i criteri di imposizione sui terreni edificabili, che si basa sul valore venale dello stesso terreno. E, pertanto, come guida della città, abbiamo il dovere di far rispettare la legge, non facendo eccezioni per nessuno”. “Certo – continua Duffi – ci rendiamo conto delle difficoltà di alcuni cittadini che si sono ritrovati delle aree che da agricole sono passate a edificabili e, di conseguenza, è aumentato il valore dell’Ici da pagare, ma, contemporaneamente, è anche cresciuto il valore venale del terreno in questione”. Infine, l’ultima parte dell’intervento, riguarda le aree di trasformazione, dove “Il comune non impone alcun valore, quindi è incomprensibile la proposta di valorizzarle ad 1 euro, come indicato da alcune forze politiche – conclude Duffi - Il Pgt riporta uno sviluppo di Castano evidenziato verso nord e, per questo, noi, insieme a chi ha votato a suo favore, crediamo in questa pianificazione urbanistica che, come già specificato, si realizzerà nei prossimi decenni , magari migliorandone gli aspetti, riducendo le dimensioni degli ambiti e permettendo piani attuativi graduali, ma non certo stravolgendone i contenuti e di conseguenza facendo ritornare agricole aree oggi trasformate in edificabili. L’ultima inesattezza riguarda i tempi della delibera: il comune non fissa i valori dei terreni, ma ogni contribuente dovrebbe dichiarare in base al valore venale. Se qualcuno per distrazione ha versato acconti inferiori ha l’opportunità con il saldo di adeguare il valore mettendosi al riparo da eventuali accertamenti”.

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