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Sociale, Legnano

Le RSA di Legnano

Nei giorni scorsi tavolo di confronto fra amministrazione e direttori e responsabili delle cinque realtà cittadine per gli anziani.

Visite ai parenti e accesso alle strutture in un periodo ancora segnato dalle restrizioni per la pandemia: sono stati questi i principali argomenti dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi fra il sindaco Lorenzo Radice, gli assessori Anna Pavan e Monica Berna Nasca e i direttori e responsabili sanitari delle RSA di Legnano. «Lo scorso ottobre, non appena insediati, abbiamo cominciato subito un confronto con le RSA cittadine per avviare una collaborazione alla luce dei problemi posti dall’emergenza sanitaria –ricorda Pavan; un confronto che ha più che mai ragione di proseguire, data l’incertezza che grava dal punto di vista epidemiologico e che non permette di allentare le misure di controllo e le limitazioni in atto. Con le figure apicali delle RSA abbiamo affrontato proprio il tema di queste restrizioni, che limitano le visite dei parenti e l’accesso alle strutture, necessari alle relazioni tra ospiti e familiari».
Da ricordare che tutte e cinque le strutture per anziani a Legnano (San Francesco, Fondazione Sant'Erasmo, Mater orphanorum, Il Palio, Accorsi) assicurano visite settimanali ai parenti dotati di green pass, nel rispetto delle ultime normative nazionali e regionali, e comprendono perfettamente le esigenze di maggiori contatti avanzate dai famigliari degli ospiti, pur nella consapevolezza che difficilmente le aperture potranno ritornare quelle del periodo ante pandemia. Dalla necessità di condividere percorsi comuni ed esperienze positive si è deciso di organizzare ulteriori incontri per approfondire la situazione locale e informare sulle misure utili a contemperare la sicurezza sanitaria degli ospiti e le loro esigenze di vita di relazione. Il primo di questi incontri si terrà alla fine di settembre con la partecipazione di esperti e sarà aperto anche ai parenti e amici degli ospiti delle RSA e le loro associazioni e comitati. 
«Senza voler interferire con gli organi deputati al controllo come ATS, l’amministrazione, considerato il ruolo sociale delle RSA nel territorio, ha ritenuto utile fungere da facilitatrice nel mantenere il dialogo fra strutture a parenti –conclude Radice. L’adesione convinta di tutte e cinque le RSA cittadine favorirà sicuramente anche la partecipazione dei cittadini, in primis parenti e amici degli ospiti. Gli incontri saranno quindi un primo passo, cui farà seguito il coinvolgimento di altre strutture socio-sanitarie, come le residenze per disabili, verso un'integrazione sempre più forte tra comunità civile e istituzioni».

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