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Arconate, Territorio, Cuggiono, Salute

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Parole e versi per l'ospedale

Parole e versi in difesa dell'ospedale di Cuggiono. Già, "Difendiamo il nostro ospedale", proprio il titolo (tradotto dal dialetto) della poesia scritta da un arconatese.

Parole e versi in difesa dell'ospedale di Cuggiono. Già, "Difendiamo il nostro ospedale", proprio il titolo (tradotto dal dialetto) della poesia che un cittadino arconatese ha voluto scrivere a salvaguardia e tutela di una struttura, vero e proprio punto di riferimento del territorio. Lì, anche lui durante il presidio di lunedì mattina nel parcheggio di fronte all'ingresso principale del nosocomio, lì, appunto, l'ha letta ai presenti. Un testo che arriva dal cuore; semplici frasi, certo, ma cariche di enorme significato e che raccontano di una realtà che, per la maggior parte di chi vive in questa zona (e non solo), è stata e continua ad essere importante, fondamentale, necessaria. "Ma cos'è questa storia che tirano fuori ogni tanto di voler chiudere il nostro ospedale di Cuggiono - si chiede, allora, l'autore - E' nato oltre 200 anni fa ed è stato uno dei primi della zona, per volontà dei benefattori del paese, per dare una mano ai suoi paesani, che avevano bisogno, senza dover andare fino a Milano per curarsi. E' sempre stata una sicurezza per i paesi, per i vecchi degli anni addietro e anche oggi per noi anziani è stata una comodità vaccinarsi qui. Si parla tanto di assistenza territoriale e, allora, perché volete chiudere l'ospedale che è necessario per il territorio?".

"DIFENDIAMO IL NOSTRO OSPEDALE..."

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