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Sport, Storie, Turbigo

Tour leader a Wembley: "Che emozione"

Valentina Valloni, da Turbigo a Londra, per la finale di 'Euro 2020'. "E' stato doppiamente bello: ero allo stadio con l'Italia e sono tornata a fare il mio lavoro".

Volo Malpensa-Londra e, poi, dritta verso Wembley, proprio là dove qualche ora dopo l'Italia di Roberto Mancini avrebbe affrontato l'Inghilterra nella finale di 'Euro 2020'. La voce è ancora rotta dall'emozione, i brividi che ritornano sulla pelle solo a ripensarci e le emozioni tante, tantissime, che si mischiano assieme. E, in fondo, diversamente non potrebbe essere, perché per lei la domenica appena passata è stata doppiamente speciale. "Ero allo stadio durante l'ultima sfida degli Europei e giocava la nostra Nazionale, ma, allo stesso tempo, ho potuto tornare a fare quella che è una delle mie professioni, ossia la tour leader - racconta". Già, proprio in ambito turistico è impegnata, ormai da anni, la turbighese Valentina Valloni (tra tour operator, assistenza turistica, accompagnamento gruppi, ecc...) e così, oggi, dopo i lunghi e difficili mesi di 'stop' o, comunque, di lavoro saltuario a causa dell'emergenza Covid-19, essere di nuovo sul campo, beh è stata una sensazione davvero particolare. "Aggiungeteci, quindi, che ha coinciso, appunto, con il trionfo degli 'Azzurri', ecco, allora, che vi lascio immaginare cosa abbia provato - continua". Un vero e proprio turbinio di sensazioni, insomma, che sono cresciute una volta arrivata in aeroporto, ma che già avevano fatto capolino anche nei giorni precedenti alla partenza. "Non ci credevo; anzi, ho aspettato a dirlo, quasi per scaramanzia - ricorda - Il nostro compito era quello di accompagnare i tifosi fino a Londra e da qui allo stadio, stando con loro durante l'intera giornata. Così, una volta atterrati, ci sono venuti a prendere in pullman e ci hanno trasferiti a Wembley, dove avevamo un'area riservata (questo per evitare possibili contatti e garantire la massima sicurezza). Lo spettacolo è qualcosa che non si riesce a descrivere a parole. La maestosità dell'impianto che, per un evento tanto importante, sembra diventare ancora maggiore. Il tifo, le squadre che entrano sul terreno di gioco, la partita e, alla fine, quando l'Italia ha vinto, è stato qualcosa di straordinario. La commozione, la gioia e la grande esultanza; istanti che porterò per sempre nel cuore. Certo, non nego che la preoccupazione per il Covid c'era, così come trovarsi praticamente attorno la maggioranza di supporter avversari, però in quegli attimi ti senti quasi in una realtà differente e sei concentrato solo su ciò che succedeva. E' stato tutto davvero molto bello; qualche lacrima mi è anche scesa, in particolar modo, appena mi sono trovata di fronte a Wembley. Perché ero lì, durante un simile evento e per di più ero tornata a fare il mio lavoro".

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