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Creditizio, Milano

Rigenerazione urbana: 170 milioni

Risorse per 170 milioni di euro destinate alle strategie di rigenerazione e sviluppo nelle aree urbane puntando alla inclusione sociale delle popolazioni più fragili e con l'obiettivo di ridurre le disuguaglianze materiali e immateriali.

Risorse per 170 milioni di euro destinate alle strategie di rigenerazione e sviluppo nelle aree urbane puntando alla inclusione sociale delle popolazioni più fragili e con l'obiettivo di ridurre le disuguaglianze materiali e immateriali. COLLABORAZIONE CON IL POLITECNICO DI MILANO - Sono 12 i Comuni che saranno interessati dagli interventi oggetto della Manifestazione di interesse coordinata da Regione Lombardia in collaborazione con il Politecnico di Milano presentati dal presidente Attilio Fontana insieme all'assessore regionale agli Enti locali, montagna e piccoli comuni Massimo Sertori e ai sindaci dei territori coinvolti. SEGNO CONCRETO DI ATTENZIONE - "Regione Lombardia mette in campo 170 milioni di euro - ha sottolineato il presidente Fontana - per dare un segno concreto di attenzione ai territori e ai Comuni e, generale, ai temi dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale". PIANO STRAORDINARIO DI RISORSE - "In un momento in cui il nostro Paese sta provando a disegnare il proprio futuro con un Piano davvero straordinario di risorse - ha proseguito Fontana - Regione Lombardia vuole fare la sua parte e mettere a disposizione una cifra importante di risorse europee (fondi FESR e FSE+) per affrontare alcuni temi che saranno centrali proprio per il nostro futuro con concretezza e senso di responsabilità". SINERGIA TRA FONDI UE PER RIGENERAZIONE URBANA E COESIONE SOCIALE - "L'elemento di novità - ha rimarcato il governatore - consiste nell'aver saputo fare sinergia tra Fondi europei diversi e utilizzarli insieme ai Comuni condividendone gli obiettivi strategici con un filo conduttore che va in una doppia direzione: recuperare, ricucire parti delle città dove ci sono aree che possono essere rigenerate e interventi di coesione sociale". REGIONE ANTICIPA RIPARTO RISORSE UE - In particolare, Regione Lombardia, anticipando la formalizzazione a livello nazionale delle risorse europee, ha deciso di destinare 150 milioni del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) oltre a 20 milioni del Fondo sociale europeo (FSE) per strategie di sviluppo nelle aree urbane. Sono risorse riferite alla programmazione ordinaria e non del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che l'Italia deve presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next Generation EU, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19. CENTRALITA' DEI CITTADINI - "Sviluppo sostenibile, rigenerazione urbana e sviluppo del territorio sono elementi cui abbiamo ispirato le politiche degli ultimi anni e quelle degli anni a venire - ha detto ancora Fontana - e in questo quadro hanno grande rilevanza i servizi alla persona, il vivere in città 'belle', il decoro delle città e il recupero di edifici dismessi. La nostra attenzione, da sempre, è rivolta ai cittadini della Lombardia e il nostro impegno è e resta di lavorare per rendere sempre migliori le condizioni di vita". "Abbiamo voluto dare risalto al valore della coesione sociale" ha rimarcato il governatore Fontana. EFFETTI SOCIALI DELLA PANDEMIA - "La pandemia, i cui effetti economici devono ancora dispiegarsi - ha chiosato il presidente - ha avuto e avrà l'effetto di allargare la platea delle povertà e di aumentare le disuguaglianze. Per questo motivo è fondamentale agire subito per tutelare quelle fasce più suscettibili (penso alle donne o ai giovani) e arginare quei fenomeni che, da tema sociale, possono poi diventare tema di sicurezza e ordine pubblico". SERTORI:COINVOLTI I COMUNI CAPOLUOGO E QUELLI SOPRA I 50.000 ABITANTI - "La manifestazione d'interesse sulle aree urbane con finalità alla coesione sociale, rivolta ai comuni capoluogo e i comuni sopra i 50.000 abitanti - ha evidenziato l'assessore Sertori - si inserisce nel solco di una strategia che il presidente Fontana ha delineato a partire dall'aprile dello scorso anno, quando in piena pandemia fu concepito il 'Piano Lombardia' che ha finanziato, sui 3 miliardi, i primi 400 milioni a comuni e province, per realizzare opere attese da anni sui territori, scelte direttamente dai Sindaci". "Ad oggi - ha precisato l'assessore - sono oltre 3000 i cantieri partiti, oltre 400 già terminati. Tali finanziamenti non solo hanno consentito la realizzazione di importanti opere, ma hanno dato ossigeno ad un comparto importante come quello dell'edilizia dando un aiuto concreto ai lavoratori". VALORIZZARE LA QUALITA' DELLA VITA - "In questa direzione - ha detto ancora - volgerà la programmazione 21/27 sulle aree interne, aree marginali che certo devono recuperare un gap sui servizi ma che hanno insito una qualità della vita e della comunità che è stata riscoperta. Allo stesso modo questa importante progettualità si pone l'obiettivo strategico di recupero urbanistico, ma finalizzato a migliorare le condizioni di comunità, in particolare ai più fragili".

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