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Sport nazionale

E Biaggi... c'è!

Il pilota romano è il nuovo campione del mondo della Superbike

Max Biaggi (che ha conquistato il suo quinto titolo dopo quattro mondiali consecutivi, dal 1994 al '97, nella classe 250) è il primo italiano campione del mondo Superbike.
A distanza di 12 anni, l'abbinata Biaggi/Aprilia si è riunita, conquistando il "primo titolo mondiale nella storia della Superbike", sia per l'uno che per l'altra. Ad Imola il 'corsaro' è arrivato con 63 punti di vantaggio su Leon Haslam, aggiudicandosi un titolo meritatissimo, con una settimana di anticipo rispetto all'ultimo appuntamento stagionale in programma a Magny-Cours. Per il pilota romano il week-end imolese è iniziato un po' in salita, partendo dalla settima piazza, a causa anche delle pessime condizioni meteo che hanno condizionato la Superpole. In gara, poi, le cose si sono complicate, infatti, mentre Haslam giungeva quinto nella prima prova, Max si piazzava al 12° posto, compromettendo in parte la corsa al mondiale. Ma la svolta arrivava in Gara 2 quando il pilota della Suzuki era costretto a ritirarsi al decimo giro per la rottura del motore, spianando la strada al campione 'di casa nostra'. Sul podio c'è stata una grandissima festa per Max anche se possiamo dire che è stato il week-end di Carlos Checa (pilota dell'Althea Racing) che ha meritatamente vinto entrambe le manche pur partendo dalla nona posizione. Ma quella di Imola non è stata affatto una gara semplice, come raccontato dallo stesso Biaggi... "E' un giorno grandioso - ha commentato - che ho voluto fortemente. Tante volte negli scorsi anni mi sono sentito di non essere messo nelle condizioni giuste per esprimere il mio valore, per raggiungere i risultati che so di valere. Anche per questo, a un certo punto della carriera, ho scelto questo mondo, il campionato SBK, e per questo ho voluto le persone giuste intorno a me perché le corse non sono solo velocità, gomme, e motore. Sono anche gioia e divertimento e con questi ragazzi, con questo team mi sento a casa. Voglio ringraziare tutti: la mia squadra, l'Aprilia, il Gruppo Piaggio, il suo presidente. Non è stata una stagione facile, molti piloti hanno vinto gare e se avessero avuto più regolarità avrebbero potuto infastidirci di più. I momenti più belli sono state le doppie vittorie a Monza e Misano, vincere davanti al mio pubblico è qualcosa di speciale. Ma non è ancora finita, ora ci resta un obiettivo, portare la mia RSV4 al titolo costruttori. Ne parliamo tra una settimana e sarebbe veramente fantastico chiudere con un altro mondiale una stagione da incorniciare". Parole di soddisfazioni e di elogio sono arrivate anche da Roberto Colaninno, presidente e AD del Gruppo Piaggio (del quale Aprilia è parte) che ha vissuto al box di Imola il trionfo del suo team e del suo pilota: "Oggi abbiamo conquistato un risultato straordinario, che arriva al secondo anno dall'ingresso di Aprilia nel mondiale Superbike, e che conferma una volta di più l'eccellenza tecnica del Reparto Corse di Noale e del Gruppo Piaggio nel panorama mondiale del settore due ruote. Era impossibile immaginare qualcosa di meglio. Abbiamo vinto il mondiale su una pista italiana, con una moto italiana, un pilota italiano e uno sponsor - Alitalia - che porta l'Italia nel mondo. Non è mai successo nella storia ed è un fatto che rende tutti noi ancora più orgogliosi".
(Foto di Franco Gualdoni e Massimo Cavicchini)

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