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Nerviano

Teva verso la chiusura?

Crisi Teva: il sindaco di Nerviano chiede, subito, l'intervento della Regione e del Ministero. "E' un polo farmaceutico che da lavoro a circa 350 persone - dice".

Una sua eventuale perdita sarebbe grave per due motivi. Il primo è di carattere occupazionale e riguarda il destino delle 350 persone che ci lavorano. Il secondo è di carattere storico perchè il sito produttivo di Actavis (Teva) risulta uno dei simboli produttivi ed economici di Nerviano da moltissimi anni. Il sindaco Massimo Cozzi esprime in una nota la sua preoccupazione per i possibili scenari di dismissione del sito nervianese. Ma, lungi dal limitarsi al timore, non intende lasciare nulla di intentato per quanto sarà di competenza della sua amministrazione comunale per cercare di salvare la situazione. "Stiamo parlando di un polo farmaceutico di assoluta eccellenza - spiega - che dà lavoro a circa 350 persone e rappresenta un fiore all'occhiello per il nostro territorio, ci siamo subito attivati informando consiglieri regionali e parlamentari, convinti che Regione Lombardia e Ministero delle attività produttive debbano subito occuparsi di questa situazione che coinvolge un'importante multinazionale". Cozzi ringrazia i sindaci dell'Altomilanese per essersi offerti sin da subito di dare man forte alla sua battaglia. "Da parte nostra - prosegue - chiederemo subito un incontro con la proprietà e i sindacati per capire e approfondire meglio la situazione e le motivazioni di questa scelta, riteniamo fondamentale e imprescindibile il mantenimento in quest'area di un polo farmaceutico e la totale salvaguardia di tutti i posti di lavoro che hanno l'assoluta precedenza su tutto" . Cozzi parla di "fulmine a ciel sereno" e chiede per la questione "la massima attenzione e mobilitazione di tutto il territorio per non perdere una vera e propria eccellenza in un periodo già così difficile e complesso".

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