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Sociale, Inveruno

La 'Via Crucis' con il Vicario

La Via Crucis guidata dal Vescovo ausiliario Mons. Luca Raimondi è stata rappresentata, con grande profondità e rispetto, dagli adolescenti del paese.

Un intenso momento di preghiera ha raccolto, la sera di lunedì 29 marzo, i fedeli della Comunità Pastorale S. Maria Nascente e S. Martino, a Inveruno, per la Via Crucis guidata dal Vescovo ausiliario Mons. Luca Raimondi. Con 'Lo sguardo di Gesù', nella chiesa di S. Martino, con una numerosa partecipazione (oltre alla seguitissima diretta streaming), gli adolescenti, con grande profondità e rispetto, hanno messo in scena sei stazioni, permettendo di ripercorrere vari momenti significativi della Passione del Signore: la preghiera nell'orto degli Ulivi, il rinnegamento di Pietro, la condanna a morte, la crocifissione, la consegna di Maria e Giovanni fino alla morte di Gesù. La croce illuminata, nella penombra della chiesa, ci ricorda però “che non è la parola fine a niente. Chi ama così la morte non lo trattiene…” Episodi che, interpretati magistralmente, meditati e pregati insieme, hanno permesso di rivivere con commozione e devozione gli ultimi eventi della vita di Gesù. “Saluto tutti voi con affetto grande e ringrazio don Marco, don Lamberto, le suore e tutti coloro che hanno pensato di invitarmi a pregare insieme…” La scelta di ragazzi e giovani per rappresentare le scene della Passione, è la testimonianza preziosa che ha colpito il Vescovo Raimondi: “Ringrazio soprattutto gli adolescenti che ci hanno aiutato, con i loro educatori, a vivere questo momento in maniera visiva, semplice. Ragazzi che ci mettono la faccia, davanti a tutti, per raccontare il Vangelo, la Passione di Gesù. Per me un miracolo: il miracolo di vedere ragazzi adolescenti, oggi, che davanti alla comunità, in un momento di fatica e di pandemia, si sono trovati, per provare le scene, prepararle… la Chiesa oggi non deve avere altra priorità che l’annuncio del Vangelo ai più giovani e alle nuove generazioni che si affacciano, dentro le nostre comunità, e che magari vengono da lontano e aspettano un incontro e un’accoglienza, una speranza che si accenda”. Con questo stile dobbiamo essere cristiani, ha continuato il Vescovo ausiliario Raimondi, “preoccupati dell’emergenza che conta, quella dello spirito, per avere un cuore che vuole incontrare Dio. Anche e soprattutto in questo tempo di pandemia, cristiani che uscendo da Messa sono più contenti degli altri, meno capaci di giudicare gli altri, incapaci di parlare alle spalle di qualcuno, spinti al futuro senza essere nostalgici, meno lamentosi, accoglienti… ”. La meditazione di quella sera, nella Settimana Autentica, è diventata motivo per chiedere al Signore di fare quel passo che ci viene chiesto per prepararsi alla S. Pasqua del Signore: “La risurrezione esalta l’amore di Gesù sulla croce. Se vuoi risorgere così devi amare così, come lui... Chiediamo insieme: aumenta in me la paura di perdere la tua amicizia, l’unico timore che dobbiamo avere. Perché tutto quello che viviamo quaggiù lo rimandiamo su a Te, Signore”. Invitato dal parroco, don Marco Zappa, il Vescovo ausiliario Raimondi, tornerà Sabato Santo, al mattino, nella comunità di Inveruno, rendendosi disponibile per le confessioni.

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