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Ferno, Lonate, Malpensa

Una mozione sulla terza pista

E' stata presentata dal gruppo 'Uniti per Ferno'

Con l'inizio di settembre, le attività politiche anche nei piccoli centri riprendono al 100%. Dopo aver passato l'estate ad ascoltare i “pettegolezzi” della politica nazionale, il nuovo mese ci riporta nella realtà e con i piccoli e grandi problemi di tutti i giorni.
Ferno non è un grosso centro, ma vanta, insieme ad altri comuni con cui confina, una delle realtà lavorative ed economiche, più grandi della provincia di Varese: l'aeroporto di Malpensa. Non solo gli addetti ai lavori, sono ormai a conoscenza circa la volontà di Sea di ampliare la superficie del sedime aeroportuale in virtù del suo piano industriale, ed è per questo che il nostro gruppo politico, vuole alzare nuovamente l'attenzione su questo tema. Abbiamo pertanto redatto affinché sia discussa in consiglio comunale, una mozione avente per argomento “Mozione consigliare su III° Pista Malpensa”, in quanto nutriamo una forte preoccupazione circa le sorti del nostro territorio.
La mozione affianca quelle già proposte a Lonate Pozzolo e Cardano al Campo, vuole essere un ulteriore arma per l'amministrazione Comunale, che anche in virtù dei recenti passaggi di responsabilità agli enti locali, circa la tutela dei cittadini e del territorio, facendosene carico in prima persona.
LA MOZIONE:
Il CONSIGLIO COMUNALE di FERNO
premesso
- che il nostro comune ospita sul proprio territorio l’aeroporto Internazionale di Milano Malpensa gestito dalla società a capitale pubblico SEA SpA, di cui il Comune di Milano è il maggiore azionista;
- che in seguito al progetto di Malpensa 2000 l’aeroporto ha avuto una notevole espansione in seguito alla quale, causa i notevoli disagi provocati dal rumore, è avvenuta anche la delocalizzazione di numerose famiglie dalle aree sottostanti le linee di volo;
- che sul territorio del comune insistono, oltre all’aerostazione, anche le infrastrutture di collegamento alla stessa;
- che SEA, in data 21 luglio 2005, inviava al protocollo della Regione Lombardia una richiesta di aggiornamento del Piano Territoriale d’area di Malpensa, concernente l’apposizione di vincoli di salvaguardia sui territori interessati dal futuro sviluppo dell’aeroporto;
- che il Comune riceveva nell’ottobre 2005 copia della documentazione depositata da SEA in Regione avente per oggetto: “apposizione di vincoli di inedificabilità su aree interessanti il territorio del CUV",
- che suddetta documentazione veniva richiamata nella comunicazione inviata da SEA al nostro ente, avente come oggetto le osservazioni al nostro Documento di Inquadramento Urbanistico;
- che in data 18 novembre 2008 presso l’Università Bocconi di Milano veniva presentato ai Sindaci del CUV, uno studio commissionato da SEA a MITRE, in relazione alla possibilità della realizzazione di
una “terza pista”;
considerato
» che secondo le ipotesi presentate dalla direzione di SEA verrebbe completamente distrutta la zona della Brughiera di Lonate Pozzolo detta del Gaggio, percorsa tra l’altro da una strada comunale di Lonate Pozzolo “Via Gaggio”, un'area di notevole interesse storico e ambientale, collegata alla vallata del Ticino attraverso un apposito corridoio biologico, valorizzata dalla presenza del centro istituito
presso l'edificio della ex-dogana austroungarica e che rientra nei territori del Parco del Ticino dichiarato nel 2003 patrimonio UNESCO;
- che la realizzazione di un'eventuale terza pista, comunque orientata, rappresenterebbe una trasformazione irreversibile del territorio e la rinuncia a una risorsa ambientale rilevante nella percezione di qualità della vita della cittadinanza.
- che la struttura esistente dell'aeroporto, confrontata con analoghe strutture presenti in altri paesi (per esempio gli aeroporti di Londra: Heathrow, Gatwick e Stansted) appare in grado di sopportare una crescita di traffico superiore al 100% rispetto ai valori attuali (17,5 milioni di passeggeri nel 2009) senza richiedere alcun ampliamento dell'attuale sedime aeroportuale, l’ampliamento del sedime significa altre strutture che entrano in concorrenza con il territorio, che operano con "regimi" fiscali agevolati. ma semplicemente con l'aumento dell'efficienza operativa dello scalo
(come per esempio succede nei sopracitati aeroporti inglesi);
- che le prospettive di sviluppo economico ed occupazionale con ricadute dirette sul territorio sono collegate più all'effettiva crescita del traffico aereo che alla realizzazione di una terza pista, detta pista non significa direttamente più lavoro e/o riduzione del rumore.;
ritenuto
- che sia nella sostanza scorretta la possibilità data a SEA SpA di pianificare il territorio in totale libertà e autonomia senza la condivisione degli enti locali;
delibera
- di esprimere il proprio parere negativo nei confronti della realizzazione di una terza pista e di un ampliamento del sedime aeroportuale a scapito di un'area di notevole interesse ambientale.
impegna altresì il Sindaco e la Giunta a
- trasmettere questo documento al CUV, alla Regione Lombardia, alla Provincia di Varese, al Parco del Ticino, a SEA, a ENAC, al Ministero dell'Ambiente, al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e alle competenti autorità europee e internazionali;
- attuare nelle sedi appropriate (con particolare riferimento alla sede regionale che più di altre appare competente in materia) ogni azione possibile, anche legale, a tutela del territorio.

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