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Sociale, Milano

'Telefono Donna': un aiuto a chi è in difficoltà

Nel giorno della Festa della Donna, l'assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli, ha visitato, all'ospedale Niguarda di Milano, la sede dell'associazione 'Telefono Donna'.

Nel giorno della Festa della Donna, l'assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli, ha visitato, all'ospedale Niguarda di Milano, la sede dell'associazione 'Telefono Donna', fondata l'8 marzo 1992 da Stefania Bartoccetti. "Telefono Donna è una associazione che da anni si impegna sul nostro territorio per offrire aiuto alle donne in difficoltà e per garantire percorsi protetti e servizi immediati. È sempre un grande onore incontrare persone che si dedicano agli altri. Stiamo vivendo un periodo difficile - dichiara l'assessore - e l'emergenza sanitaria purtroppo ha moltiplicato le richieste di aiuto da parte delle donne vittime di violenza". L'analisi condotta da Polis Lombardia ha evidenziato che tra marzo e giugno del 2020 la Lombardia è stata la regione italiana con il maggior numero di chiamate effettuate al 1522 e le donne in carico ai Centri Antiviolenza delle reti territoriali sono complessivamente oltre 6500 di cui 1900 prese in carico nel 2020. "Regione Lombardia dispone di una Rete Antiviolenza diffusa, che copre tutto il territorio e supporta il sistema di protezione delle vittime di violenza, assicurandone la rapida presa in carico e risposte efficaci. Molto è stato fatto in Lombardia, ma di fronte alle difficoltà emergenti - aggiunge l'assessore - dobbiamo sforzarci perché non vengano vanificati i molti sforzi fatti in questi anni". "Dobbiamo garantire - conclude l'assessore Locatelli - risposte concrete alle gravi difficoltà emerse a seguito del lockdown, investire di più per garantire tutela e protezione, ma anche favorire percorsi di supporto adeguati alle diverse situazioni. Personalmente ritengo indispensabile la collaborazione tra enti e istituzioni, la formazione, la sensibilizzazione e l'educazione precoce al rispetto di genere. Regione Lombardia continuerà a garantire investimenti e una valida collaborazione a tutte le associazioni".

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