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Vanzaghello

Cinque punti per il Pgt

Il Piano di governo del territorio costituisce per sua natura uno strumento flessibile. E, per renderlo ancora più su misura del Comune su cui va ad agire, l'Amministrazione comunale di Vanzaghello ha deciso di porre alcuni punti fermi.

Via via, per potersi adattare alle mutate esigenze del territorio, ha richiesto e richiede una riviitazione. Il Piano di governo del territorio costituisce per sua natura uno strumento flessibile. E, per renderlo ancora più su misura del Comune su cui va ad agire, l'Amministrazione comunale di Vanzaghello ha deciso di porre alcuni punti fermi. Per l'esattezza cinque: supportare i processi di rigenerazione urbana, ripensare le strategie di sviluppo in ambito residenziale, migliorare sicurezza e vivibilità del territorio, valorizzare l'ambiente naturale e migliorare il sistema della mobilità. E, per ognuno di questi aspetti, attraverso un documento si è soffermata sui dettagli in cui consistono e che potrebbero consentire loro di avere un assetto di concretezza. "La rigenerazione urbana- spiega la giunta sul primo punto - è un tema di importanza cruciale, le aree degradate e dismesse, siano esse industriali o residenziali, rappresentano infatti un problema sia dal punto di vista sociale ed economico che sotto il profilo della sicurezza. Recuperare aree sottoutilizzate permette inoltre di contenere il consumo di suolo valorizzando le potenzialità insediative già presenti sul territorio in accordo con le disposizioni regionali in materia". Gli occhi saranno quindi puntati sul centro storico cittadino visto come "Un luogo connotato da una forte identità ma anche da un equilibrio fragile, minato da fenomeni di abbandono, invecchiamento della popolazione, allontanamento delle attività economiche". E quindi per esso occorrerà "una gestione attenta e continua". Secondo capitolo, le strategie di sviluppo residenziale: "negli ultimi dieci anni - recita il documento - il contesto economico nazionale e locale è profondamente mutato e questo ha influito pesantamente anche sul settore dell'edilizia e sul mercato immobiliare, è necessario rivedere le previsioni di sviluppo degli ambiti di trasformazione sia in termini quantitativi che in termini di modalità di attuazione dei progetti ripensando radicalmente il meccanismo della perequazione urbanistica attualmente in vigore". Riguardo a sicurezza e vivibilità del territorio, si osserva tra le pieghe del documento che "una città è sicura se è vitale , se le strade sono frequentate, gli spazi pubblici curati e illuminati, i luoghi di socializzazione vissuti, l'obiettivo è quindi di definire, all'interno del piano, semplici criteri urbanistici di concezione e gestione degli spazi in grado di promuovere una maggiore sicurezza urbana nella consapevolezza che il degrado urbanistico comporta anche quello sociale". Il discorso passa anche per una ricognizione dei servizi attualmente offerti in direzione di una loro progressiva e mirata implementazione. Tutelare e promuovere i servizi ecosistemici e rafforzare la rete ecologica sono invece le due direttrici lungo le quali corre la voce della valorizzazione dell'ambiente naturale. "Nella città della rigenerazione urbana - si sostiene - lo spazio rurale, oltre ad avere una valenza produttiva, assume anche il ruolo di ridurre le criticità ambientali". Mentre, per quanto attiene alla rete ecologica, la sottolineatura verte sulla "necessità di un'azione di tutela e potenziamento delle alberature nelle aree pubbliche e private che sia sostenibile anche economicamente e possa portare vantaggi alla vivibilità del sistema urbano". Scintilla di chiarezza anche il punto concernente la mobilità: "La progettazione e il governo dello spazio urbano legato alle infrastrutture per la mobilità - dice il documento - necessitano di una visione che sia in grado di garantire un corretto sistema di gestione della viabilità ma anche gradevolezza e vivibilità per chi utilizza quegli ambiti come percorsi pedonali o momenti di socialità, occorre favorire la connettività degli spazi legati al tempo libero così come delle aree dedicate al lavoro e ai servizi attraverso l'utilizzo della mobilità lenta". Priorità che attendono, quindi, ora di tradursi in un documento mirato a tutta concretezza.

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