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Salute, Dairago

Dairago: 24 positivi in una settimana

"Dopo mesi di 'tregua', la pandemia torna a colpire nel modo più doloroso la nostra comunità - commenta il sindaco di Dairago - Un decesso e 24 positivi in una settimana".

Ora si può purtroppo dire: la terza ondata è iniziata. La comunità di Dairago, come molte altre della zona, è tornata a fare i conti con il coronavirus.
"Negli scorsi giorni ci ha lasciato una persona positiva al Covid-19.
Dopo mesi di “tregua”, la pandemia torna a colpire nel modo più doloroso la nostra comunità - spiega il sindaco Paola Rolfi - Nel porgere le condoglianze ai familiari, esprimo loro la vicinanza mia e di tutta la comunità.

I dati sulla diffusione dei contagi segnano un improvviso e preoccupante incremento.
Nell'ultima settimana 24 Dairaghesi sono risultati positivi al Covid-19, mentre sono guarite 9 persone.

La situazione aggiornata nella nostra comunità è dunque la seguente:
- 27 persone attualmente positive,
- 456 persone guarite,
- 10 persone decedute.

Sul fronte scolastico, una classe della scuola media è stata posta in quarantena preventiva.

A seguito del generalizzato aumento dei contagi, da lunedì 1° marzo la Lombardia entrerà in “zona arancione”: sarà possibile spostarsi liberamente tra le 5.00 e le 22.00 solo all’interno del proprio comune, mentre gli spostamenti al di fuori del proprio comune saranno possibili solo se motivati da esigenze lavorative, di salute o di necessità.

La ripresa dei contagi, che alcuni esperti riconducono ad una maggiore trasmissibilità delle varianti del Covid-19, impone a tutti noi una maggior dose di buon senso e di responsabilità.
Non solo dobbiamo indossare sempre la mascherina, anche all’aperto, ma dobbiamo limitare gli spostamenti allo stretto necessario ed evitare di creare assembramenti.

E’ passato un anno dall’inizio della pandemia, un anno di preoccupazioni per la salute dei nostri affetti, di sofferenza per chi ci ha lasciato, di difficoltà per le conseguenze socio-economiche di questa situazione.
In tutti noi è ancora vivo il ricordo dei due “lockdown” totali che abbiamo vissuto.
Evitare di dover affrontare un terzo “lockdown” dipende anche da ognuno di noi, dalla nostra capacità di non sottovalutare la grave situazione che stiamo affrontando e dalla nostra perseveranza nell’adottare tutti i comportamenti che riducono il rischio di contagio".

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