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Storie, Castano Primo, Magenta

Nuova Via Crucis, omaggio a Previati

L'hanno realizzata Laura e Marco, del laboratorio 'ArteVetro' di Castano. Quattordici formelle, ispirate all'opera del grande maestro, e oggi posizionate alla Sacra Famiglia di Magenta.

Quattordici formelle; l'arte che si mischia con il ricordo, le emozioni e la fede. L'omaggio al maestro Gaetano Previati, una nuova Via Crucis, liberamente ispirata alle sue opere e che, oggi, è là, nella chiesa della Sacra Famiglia di Magenta. L'hanno realizzata Laura e Marco, del laboratorio 'ArteVetro' di Castano Primo: un vero e proprio capolavoro, nel centenario della morte del grande pittore. "Il progetto nasce dalla volontà di un benefattore di donare, appunto, alla Parrocchia magentina una Via Crucis - spiegano gli stessi autori - E nelle sue intenzioni, la proposta doveva essere di lettura immediata, ossia con figure sacre ben riconoscibili e semplici". Da qui, quindi, l'idea di riallacciarsi all'esempio del celebre artista, non tanto, però, per l'opera che si trova presso il Museo Civico castanese (che, comunque, è stata studiata e analizzata nei minimi dettagli), quanto, invece, per un'altra, che lo stesso aveva creato e che è custodita in Vaticano. "Prendendo spunto da entrambe - continuano - abbiamo dato vita alla nuova realizzazione, seguendo la falsa riga di Previati e aggiungendoci un tocco di modernità". Un lavoro di circa 6 mesi, alla fine, tra progettazione e cura dei particolari. "Il lavoro è stato diviso in due parti - raccontano - La prima di supporto delle formelle (vetro fuso nei forni) e la seconda prettamente pittorica. Nello specifico, poi, tutte le mattonelle hanno una dimensione di 25 centimetri per 25 e sono montate su un'apposita base, più ce n'è una retroilluminata di maggiore grandezza e raffigurante il Risorto, che è stata posizionata davanti all'altare. E' stata un'iniziativa davvero molto bella, sia dal punto di vista della proposta in sé, sia per i successivi passaggi fino ad arrivare al prodotto ultimo. Sapere che alle spalle del progetto c'era un maestro come Gaetano Previati, è certamente motivo di enorme orgoglio e soddisfazione, senza dimenticare il fatto che si è dato vita a qualcosa che rimarrà esposto e visibile a chiunque. In questo senso, vogliamo ringraziare il benefattore e il parroco don Davide per averci permesso di essere parte del lavoro".

QUATTORDICI FORMELLE, L'ARTE CHE SI MISCHIA CON I RICORDI E LA FEDE

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