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Salute, Parabiago

Parabiago e il poliambulatorio

Dal consiglio comunale di Parabiago un coro compatto: occorre insistere sulle autorità sanitarie perché il poliambulatorio ritorni alla funzionalità di un tempo.

Un tempo offriva una pluralità di servizi a beneficio dei cittadini. Ora, da qualche tempo, è praticamente vuoto, depotenziato rispetto all'assetto attuale. E i parabiaghesi, per questo, sono costretti a rivolgersi ad altri Comuni. Dal consiglio comunale di Parabiago è, quindi, salito un coro compatto: occorre insistere sulle autorità sanitarie perché il poliambulatorio ritorni alla funzionalità di un tempo. L'attenzione sul tema, su cui già si è battuto l'ex compianto sindaco Franco Borghi, è stata portata da una mozione presentata dal PD e poi approvata all'unanimità. "La pandemia - ha spiegato il consigliere Giorgio Nebuloni - ha messo in luce due aspetti fondamentali, il primo è il bisogno di servizi sanitari territoriali per i cittadini, il secondo la necessità del loro potenziamento, trattandosi di servizi che si rivolgono in modo diretto e immediato al cittadino e tenendo conto di diverse situazioni di fragilità presenti sul territorio". Servizi che, ha aggiunto l'esponente dell'opposizione, sono particolarmente preziosi e necessari in un tempo di forte emergenza come l'attuale. "Con questa mozione - ha spiegato Nebuloni - chiediamo il ripristino di tutta una serie di servizi che un tempo il nostro poliambulatorio poteva offrire, pensiamo a quello della scelta del medico, delle vaccinazioni, all'assistenza domiciliare in questo periodo particolarmente necessaria, ma anche a tutta una serie di ambiti specialistici che ora non vi sono più; non è possibile che i parabiaghesi debbano recarsi a Legnano per avere determinati servizi patendo forti disagi derivati da lunghe attese e strutture affollate". E che l'esigenza esista e non sia ulteriormente differibile lo ha confermato con cognizione di causa un'altra esponente dell'opposizione, Elisabetta Croce della lista 'RiParabiago': "Faccio il medico di medicina generale - ha osservato - e posso assolutamente confermare che a Parabiago il poliambulatorio si è svuotato non offrendo più oggi servizi essenziali per la comunità, sono rimasti soltanto i prelievi e le visite odontoiatriche, non vi è neppure più quella oculistica perché chi se ne occupava ha fatto un'altra scelta professionale, mancano per esempio la fisioterapia, il neurologo, l'urologo, il cardiologo, tutti servizi che sono assolutamente essenziali per la popolazione". Il sasso nello stagno è stato lanciato, occorrerà vedere adesso se si formerà il cerchio tanto auspicato dal mondo politico parabiaghese.

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