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Castano Primo

"Siamo anche noi cittadini di Castano..."

Una raccolta firme per chiedere alle istituzioni prese di posizione

Prima hanno raccolto le firme, poi con una lettera hanno consegnato il tutto al sindaco, all’amministrazione comunale, ai consiglieri ed anche alla stampa locale. Così 37 famiglie residenti da metà della via Molinara fino in località Casa delle barche, nello specifico lungo le vie Della Valle e Mulino al Ponte, hanno deciso, anche loro, di scendere in campo, prendendo posizione in merito alla realizzazione della terza pista di Malpensa e chiedendo, soprattutto, all’amministrazione che si adoperi per difendere e salvaguardare chi vive in quelle zone. Perché, come confermatoci dagli stessi abitanti, “Seppur lontani dal centro, siamo a tutti gli effetti cittadini di Castano Primo”. Come si può leggere nella missiva, i 37 firmatari si dicono preoccupati per ciò che accadrà in futuro e, per questo, lanciano un appello affinché le istituzioni locali diano delle risposte e facciano, al più presto, qualcosa (ricordiamo, infatti, che, ad oggi, Castano sarebbe l’unico comune del Piano d’Area Malpensa a non avere sottoscritto la richiesta consegnata al presidente Davide Boni, durante il Consiglio Regionale di Volandia, dove si richiedeva allo stesso Consiglio di adoperarsi con il Ministero dell’Ambiente per fermare la V.I.A. di Sea sulla terza pista e di subordinare qualsiasi decisione in merito ai risultati ufficiali della V.A.S. Regionale sul Piano d’Area Malpensa). “Come ben saprete – dicono – le previste rotte di atterraggio, ma non si esclude anche di decollo notturno verso sud, della terza pista interesseranno il territorio del comune di Castano Primo. L’impatto da rumore ed inquinamento avrà, pertanto, pesanti ricadute sulla zona lungo le vie Della Valle e Mulino al Ponte, dove tutti noi risiediamo, e ciò che conta maggiormente sarà notevolmente superiore rispetto ad oggi, in quanto, essendo la pista a 3 chilometri più a sud rispetto alle attuali, gli aerei in sorvolo saranno ben più bassi. Tutto questo sarebbe, quindi, per ognuno di noi un vero e proprio dramma, per la nostra salute, per la qualità della vita e, non ultimo, per il valore delle nostre abitazioni. Vi preghiamo, pertanto, di voler considerare le preoccupazioni che ci portiamo dentro, al fine di difenderci e di salvaguardare quest’area e tutte quelle persone che ci vivono o lavorano. La speranza è che il comune di Castano prenda ufficialmente posizione e si attivi con gli enti coinvolti”.

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