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Attualità, Editoriali

E lo chiamano giornalismo...

I giornali sono sempre più in difficoltà, ma se arrivano a simili bassezze razziste forse qualcuno se le cerca... Noi però non ci stiamo a questo tipo di giornalismo.

In epoca di fake news e di condivisioni social, è sempre più difficile riuscire a discernere tra le notizie, su quali e come siano reali. I giornali sono sempre più in difficoltà, ma se arrivano a simili bassezze razziste, forse qualcuno se le cerca... Non era tollerabile in altri periodi storici, è ancora più grave ora, nel 2020.
Rimpiangiamo quasi l'ironia del vecchio Silvio Berlusconi che descriveva Obama come 'abbronzato', ma arrivare così a definire una donna, a prescindere che sia la seconda carica più significativa degli Stati Uniti, fa davvero pena. La copertina di oggi di 'Libero' lascia davvero senza parole: "La vice mulatta...". Pur di vendere, alcuni fanno davvero qualsiasi cosa...
Forse è ora che anche il mondo del giornalismo si faccia un esame di coscienza, così non si può andare avanti. Serve responsabilità, verità, trasparenza. Altrimenti il rapporto di fiducia con i lettori, vera risorsa e garanzia del mondo editorale, viene meno.

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