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Malpensa, Nosate

Un incontro per parlare di Malpensa e terza pista

E' stato organizzato a Nosate. Durante la serata diversi i dati e le opinioni emerse

L'incontro organizzato dall'Amministrazione Comunale di Nosate, in collaborazione con il comitato 'Viva Via Gaggio' di Lonate Pozzolo, alla presenza del suo esponente Walter Girardi, ha avuto il merito di portare alla luce dati importanti sull'attuale stato dello scalo milanese e di chiarire, finalmente, le posizioni dell'intero governo nosatese nei confronti del progetto terza pista. Tantissime le persone intervenute, segno che la problematica sta davvero a cuore alla popolazione locale. Nel corso dei vari interventi, da parte del sindaco Carlo Miglio e dell'assessore all'Ecologia Maurizio Casati, si è innanzitutto data notizia della consegna di una lettera al Presidente del Consiglio Regionale Davide Boni; chiari gli obbiettivi di Nosate, congiuntamente a Turbigo e Robecchetto con Induno: si chiede al Consiglio Regionale azione politica nei confronti del Ministero dell’Ambiente, titolare della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale nei confronti del piano industriale SEA, per la sospensione della stessa sino all’approvazione definitiva del Piano Regionale d’Area Malpensa assoggettato alla VAS, secondo i dettami della legge regionale sulla pianificazione del territorio. Inoltre, si lamenta in questa stessa lettera la mancata voglia di collaborazione delle autorità regionali con i Comuni del territorio e la loro totale disinformazione sul progetto (analoga lettera è stata consegnata dai comuni CUV). Ancora più interessante è stata la parte dell'incontro dedicata ai numeri, a un progetto concreto e alternativo che i comuni che si battono contro la terza pista propongono: infatti, nessuno è contro Malpensa, un'azienda che offre un posto di lavoro a moltissimi cittadini della nostra zona. Non va però dimenticato che:
-Londra Gatwick nel 2007 con due piste più corte e più vicine di quelle di Malpensa (solo 200 mt di distanza) ha gestito 36 milioni di passeggeri.
-London Stansted nel 2007 con una pista ha gestito 24 milioni di passeggeri.
-London Heathrow con due piste gestisce 66 milioni di passeggeri.
-Malpensa oggi ha 18 milioni di passeggeri e nessuno sa con certezza quanto crescerà nei prossimi anni (tra l'altro SEA ha chiesto la cassa integrazione fino al 2011). Di conseguenza, lo scalo varesino, sostengono le autorità nosatesi, può crescere anche con 2 sole piste. Il tutto si potrebbe riassumere in un motto: SI allo sviluppo, al lavoro ed all'occupazione a Malpensa, ma con due piste, su modello inglese. L'alternativa per lo sviluppo? Investire i soldi della terza pista nel miglioramento dei collegamenti, creando un sistema integrato di aeroporti del nord, visto che oggi Torino, Malpensa, Linate, Orio al Serio, Brescia, Verona, Treviso, Venezia e Bologna si fanno concorrenza. Insomma, temi scottanti e sicuramente interessanti, per una conferenza che ha chiarito le idee agli intervenuti.

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