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Salute, Sociale, Buscate

La nuova RSA di Buscate

Ora che l'emergenza Coronavirus sembra essere un po' rientrata, i lavori per cominciare la costruzione della RSA a Buscate potrebbero cominciare. Parla l'onorevole Mantovani.

Ora che l'emergenza Coronavirus sembra essere un po' rientrata, i lavori per cominciare la costruzione della RSA a Buscate potrebbero cominciare, “Ma ci manca il parere della Soprintendenza ai beni culturali, che ancora non ci ha dato disponibilità per un incontro anche con il sindaco Fabio Merlotti”. A parlare è l'onorevole Mario Mantovani, fondatore di Fondazione Mantovani, acquirente del complesso edilizio di Villa Rosales, patrimonio storico nel cuore del paese, che comprende anche il parco secolare. “Prima di acquistare l'immobile, abbiamo fatto una ricerca per individuare nel territorio quali fossero le cittadine ancora sguarnite di una RSA – ci spiega l'On. Mantovani – E Buscate risultava tra queste, insieme a Dairago e Cuggiono. Sa, io sono convinto che un anziano debba avere la possibilità di passare l'ultimo periodo della sua vita nel paese in cui ha vissuto da sempre, avere ancora la possibilità di sentire rintoccare le sue campane, di vedere dalla finestra i suoi luoghi... Abbiamo interpellato la proprietà e si è raggiunto un accordo favorevole per entrambe le parti. Non solo, questa soluzione incontrava anche il favore dell'Amministrazione e anche le opposizioni in commissione si son dette aperte a questa possibilità, purché nell'interesse della cittadinanza buscatese. Ecco che allora si è potuti procedere all'acquisto e a realizzare il progetto”. Il progetto prevede la costruzione della RSA sul lato che dà su Via Cavallotti, dove attualmente vi è solo prato. Mentre il parco storico sarebbe rimesso a posto e reso agibile, per consentire un eventuale passaggio da Piazza Baracca al polo scolastico. In merito alla villa storica, l'intenzione sarebbe quella di provare a riqualificarla, anche se “versa in uno stato pietoso, con enormi buchi nel tetto, che hanno causato lo sfondamento dei soffitti interni, per via dell'acqua che entrava. La mia intenzione sarebbe quella di salvare la villa per restituirla alla cittadinanza, sarebbe un peccato aspettare che non sia più del tutto recuperabile”. In attesa che arrivi un riscontro dalla soprintendenza, si è cominciato a metter mano al parco secolare: “Anche questo era in uno stato di degrado incredibile: abbiamo ritrovato ogni tipo di rifiuto, dalle bottiglie alle biciclette abbandonate. Alcuni alberi stavano soffocando per via dell'edera avvinghiata al tronco. Abbiamo cominciato a sfalciare, ora provvederemo con la consulenza di un agronomo, a classificare tutte le piante in esso presenti, anche perché vi sono degli esemplari rari e imponenti, come un rododendro che non ho mai visto altrove. Mi piacerebbe appena sarà agibile organizzare un open day per i buscatesi curiosi di vedere il parco”. Con che tempistiche si pensa, invece, di poter costruire la RSA? “Il progetto è pronto, serve solo l'ok della Soprintendenza. Se tutto va bene e non vi sono altri ritardi per via della pandemia, per inizio 2021 potremmo essere pronti per l'inaugurazione”.

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