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Magnago

Il PGT per la Magnago di domani

Il Piano di Governo del Territorio destinato a calarsi come un vestito su misura sulle esigenze urbanistiche, economiche e sociali della Magnago del domani.

Il treno ha cominciato la sua corsa. E la stazione a cui dovrà pervenire sarà quella di un Piano di Governo del Territorio destinato a calarsi come un vestito su misura sulle esigenze urbanistiche, economiche e sociali della Magnago del domani. Con parole d'ordine precise sia sul piano sostanziale che su quello procedurale. Nel primo caso le parole d'ordine si chiamano rigenerazione urbana dell'esistente con particolare riferimento alle aree sottoutilizzate, riduzione del consumo di suolo, insediamento di strutture rivitalizzanti, maggiore ordine nell'assetto del territorio con una distinzione più razionale tra agricolo ed edificato. Nel secondo, l'intento è quello di coinvolgere attraverso una serie di iniziative e incontri la cittadinanza per raccogliere osservazioni e suggerimenti. Concetti eloquenti che hanno percorso le parole sia dell'assessore Daniela Grassi sia dell'architetto Angelo Armentano, esponente del Centro studi Pim con il quale Magnago collabora per la stesura del nuovo strumento urbanistico. L'intenzione è insomma dare un volto nuovo e rispondente ai bisogni della popolazione e delle strutture produttive di un comune che annovera 9264 abitanti su una superficie di 11,23 chilometri quadrati. Per quanto concerne il coinvolgimento dei cittadini, sottolinea Armentano, "elaboreremo diverse iniziative con la loro partecipazione diretta compatibilmente con quanto ci consente di fare l'emergenza COVID-19, ma anche in via informatica, per esempio abbiamo già elaborato un questionario sulla mobilità con il quale vorremmo sapere come e per quale ragione i magnaghesi si muovano sul loro territorio e capire anche quali sono i nodi critici da affrontare". Grassi ha evidenziato, oltre all'importanza di dare a Magnago uno strumento urbanistico rinnovato nei contenuti in grado di interpretare meglio il territorio di quello ormai risalente a dieci anni fa, anche il notevole lavoro sinergico tra gli enti coinvolti: "tutto questo lavoro - ha precisato - è frutto di una collaborazione tra amministrazione comunale, ufficio di piano composto da vari esponenti degli uffici comunali e centro studi Pim e la finalità è di tradurre sul piano tecnico quanto stabilito a livello di scelta politica". Per quanto attiene alla tempistica, ha concluso Armentano, "Se non ci saranno altri imprevisti come il Coronavirus, si potrebbe pensare ad un'adozione del PGT per fine anno e a una sua approvazione prima della prossima estate". Il Comune attende ora di sentire la voce dei cittadini e auspica di ricevere un'ampia serie di contributi. Quello svoltosi è il primo di una serie di incontri che l'Amministrazione del sindaco Carla Picco punta a organizzare per fare partecipare la popolazione alla redazione del nascituro PGT.

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