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Territorio, Vanzaghello

La Messa 'post' lockdown

Da lunedì 18 maggio riprenderanno le celebrazioni religiose. Quali saranno, allora, i cambiamenti? Alla Parrocchia di Vanzaghello, tra nuove direttive e misure da seguire.

Il gel igienizzante all'ingresso, mascherine obbligatorie, le entrate contingentate e, poi, una serie di misure precise e specifiche per garantire la massima sicurezza. Il tutto sotto gli occhi attenti di alcuni volontari che monitoreranno la situazione, informando e sensibilizzando i fedeli. Si torna a Messa, o meglio lo si farà dal prossimo 18 maggio quando, dopo il lockdown, ci sarà di nuovo il via libera, appunto, alle celebrazioni religiose. Ma, inevitabilmente, qualcosa è cambiato e cambierà, perché l'emergenza Coronavirus non è ancora finita, anzi. "L'idea che abbiamo pensato per meglio regolarizzare le presenze - spiegano dalla Parrocchia di Sant'Ambrogio a Vanzaghello (una delle chiese del nostro territorio che abbiamo contattato per capire meglio che cosa accadrà dalla prossima settimana) - è quella di far prenotare i parrocchiani. Un metodo molto semplice che, però, consentirà a quanti lo vorranno di poter assistere alla funzione, senza magari dovervi rinunciare a causa della mancanza di posti a disposizione". Importante sottolineare, infatti, che gli accessi verranno consentiti in base alla capienza della stessa realtà parrocchiale. "Nel nostro caso, prima dello 'stop' e sulle tre Messe del weekend (una al sabato e tre alla domenica), arrivavamo ad oltre 1000 presenze totali; oggi, invece, con le direttive, avremo 150 posti disponibili ad appuntamento". E le disposizioni all'interno, inoltre, vedranno le persone singole disposte due per panca, all'opposto e verso l'esterno (uno a destra e l'altro a sinistra, per intenderci), mentre le famiglie potranno stare assieme. "Utilizzeremo, quindi, una panca si e una no, appunto per garantire la distanza prevista e fondamentale - affermano - Ancora, va ricordato che i presenti dovranno stare sempre con la mascherina e, per quanto riguarda, il momento della comunione, il sacerdote dovrà indossare i dispositivi di protezione individuale e i guanti, porgendo l'ostia solo nelle mani, mentre una volta che i parrocchiani l'avranno ricevuta si sposteranno per tenere la distanza di almeno un metro dal don, abbassando lo stesso Dpi per prendere il corpo di Cristo e, subito dopo, rialzandolo sulla bocca e sul naso, prima di tornare ai loro posti; oltre a niente segno della pace né acquasantiere". Ma non è finita qui, perché, come detto, per l'intera durata della funzione, saranno presenti volontari che monitoreranno la situazione. "Ne abbiamo previsti due all'ingresso, che verificheranno le prenotazioni e indirizzeranno i cittadini e altri all'interno - concludono da Vanzaghello - E' importante, poi, sottolineare che entrata e uscita saranno separate (nel nostro caso specifico, si entrerà dal portone principale e si uscirà, invece, dal retro, dove c'è il parcheggio) e che, al termine di ogni Messa, si procederà con la pulizia e la sanificazione delle panche, delle sedie, delle maniglie e di tutte quelle parti con le quali i fedeli possono venire a contatto".

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