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Salute, Sociale, Storie, Castano Primo

Quello 'zero' delle due RSA di Castano

Mentre in questi ultimi giorni molte case di riposo sono finite al centro dell'attenzione per il crescente numero di ospiti positivi al Coronavirus, ce ne sono due, invece, che al contrario sono un po' un modello di eccellenza ed efficacia: la 'San Giuseppe' e la 'Colleoni' di Castano, dove, fino ad oggi, i contagi sono a quota zero.

Lo 'zero' ancora ben fisso nella casella dei contagi. Lo 'zero', a testimoniare quel senso di speranza e quell'impegno specifico e mirato. Perché se, in questi ultimi giorni, molte RSA del nostro territorio e più in generale dell'Italia intera sono state, purtroppo, al centro delle attenzioni per il significativo aumento degli anziani positivi al Coronavirus, ce ne sono altre che, invece, al contrario sono diventate un po' il simbolo di efficacia. E' il caso, ad esempio, delle due realtà di Castano Primo, da una parte, infatti, ecco la casa di riposo 'San Giuseppe - Opea Don Guanella', quindi la 'Fondazione Opera Pia Colleoni', là dove, appunto, il COVID-19 non è entrato. "Voglio, innanzitutto, precisare che di fronte ad una grande emergenza come quella che il Paese sta vivendo, la gestione, per tutti, è complessa. Da parte nostra, comunque - spiega Marco Petrillo, direttore proprio della 'San Giuseppe' - fin da subito ci siamo attivati con una serie di misure precise, quali la chiusura della struttura dal 24 febbraio, accompagnata da costanti monitoraggi e interventi interni (sanificazione ordinaria e straordinaria, verifiche sul personale, uso continuo dei dispositivi di protezione individuale e attenzione massima alle esigenze degli ospiti). Anche la cosiddetta 'Fase 2', della quale tanto si parla in queste ore, è qualcosa che in realtà come RSA va valutata in ogni minimo particolare e potrebbe, pertanto, richiedere più tempo a confronto del resto". Programmazione, organizzazione e coordinamento: sono stati e sono questi, volendo riassumerli, i punti di forza sia per la 'San Giuseppe' sia per la 'Colleoni'. "Sicuramente l'esserci mossi in anticipo rispetto ad alcune scelte a livello regionale e nazionale, penso sia stato un fattore determinante e di forza - afferma il direttore generale Paolo Cerruti - Già da fine febbraio, ad esempio, si è deciso di chiudere l'attività del diurno e, in parallelo, pure le visite dei parenti agli ospiti. Poi, importante è stata l'organizzazione interna, con diverse figure individuate per gestire proprio l'emergenza, senza dimenticare, infine, le misure adottate (dalle mascherine alla sanificazione continua, ecc...). Certo, non permettere ai familiari di incontrare i loro cari è dura, ma il nostro primo obiettivo è la sicurezza di chi vive nelle nostre realtà. Lo stesso dovrà essere per la cosiddetta 'Fase 2' che, per noi, avrà tempi più lunghi, perché è fondamentale, lo ripeto, salvaguardare e tutelare la salute degli ospiti". "Un grazie speciale alle due RSA di Castano - conclude il sindaco Giuseppe Pignatiello - Un modello di attenzione, eccellenza e professionalità. Come Comune siamo stati e saremo sempre vicini a questi due importanti punti di riferimento della città e del territorio".

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