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Sociale, Castano Primo

"Il sociale non ha cappelli"

Franco Gaiara, ex assessore, consigliere e medico di base a Castano: "Si era partiti con un'iniziativa di aiuto a chi ha bisogno, ma c'è chi non accetta servizi fatti da altri...".

"La solidarietà non deve avere cappelli". Se ne è stato zitto fino ad ora, ma adesso basta, perché l'ex assessore prima e consigliere poi (di Forza Italia), per di più medico di base a Castano, Franco Gaiara, non ci sta che, anche un momento tanto difficile quanto complesso come quello dell'emergenza Coronavirus (con la quale tutti noi ci stiamo confrontando ormai da settimane), diventi, ancora una volta, l'ennesima occasione e 'corsa' al facciamo solo noi e il resto non conta. "Peccato, però, che il sindaco e i nostri amministratori dimentichino, molto probabilmente, gli aiuti e i sostegni a quanti, purtroppo, si trovano in situazioni di grande disagio e difficoltà non abbiano colori politici - commenta". Nello specifico, al centro dell'attenzione c'è la raccolta alimentare, partita da un'idea del consigliere di opposizione Roberto Colombo ed alla quale lo stesso Gaiara ha risposto, subito, presente. "Un'iniziativa importante di vicinanza a quei castanesi (singoli o famiglie) che, ancor di più, a causa del brutto periodo, vivono momenti di grande criticità. Personalmente ho dato la mia disponibilità a ricevere le eventuali donazioni presso il mio studio, affinché, successivamente, fossero distribuite alla popolazione interessata. Non solo, perché vedendo l'enorme quantitativo che ci hanno fatto pervenire, si è pensato di appoggiarci alla San Vincenzo, da sempre attiva in questo settore e dove, peraltro, già si convogliavano gli alimenti raccolti con le iniziative parrocchiali. Qui, insomma, sono stati realizzati gli appositi pacchi, appunto da consegnare. Casualmente, però, proprio nelle stesse ore, ci veniva comunicato da un volontario (non dalle istituzioni), la disposizione del sindaco di raggruppare gli alimenti in solo luogo, così che, poi, li avrebbe portati la Protezione Civile ed altri volontari. E questo abbiamo fatto". Ma, nel frattempo, qualche dubbio inevitabilmente è venuto al dottor Franco Gaiara. "Mi è sembrata, sinceramente, più una presa di posizione da parte dell'Amministrazione che tutto il resto - ribadisce - Voglio sottolineare, infatti, che nelle ultime due settimane, con l'iniziativa messa in campo siamo riusciti ad evadere necessità impellenti di un numero di persone significative le cui richieste sino ad allora non avevano trovato riscontro. L'emergenza è da un mese e oltre che è in corso, se qualcuno si è attivato praticamente o quasi nell'immediato, non capisco dove sia il problema? Anzi, ritengo che ben vengano i cittadini di buona volontà. Si parla tanto di collaborazione, poi, però, quando qualcuno crea servizi di sostegno, si cerca di far passare il messaggio di seguire e riferirsi solo a quelle ufficiali, come se le altre non avessero efficacia. Infine, mi domando: chi sono i volontari validati e che garanzie hanno? Noi, comunque, continuiamo e continueremo ad essere a disposizione di coloro che riterranno opportuno e vorranno donare generi alimentari a chi ne ha bisogno, raccogliendoli presso il mio studio, per portarli, successivamente, nelle sedi indicate dall'Amministrazione comunale".

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