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Energia & Ambiente, Milano

COVID-19 e qualità dell'aria

Sono stati pubblicati i risultati di un'indagine svolta da Regione Lombardia e da Arpa Lombardia sulla variazione dei fattori di pressione e sull'andamento dati di qualità dell'aria.

Sono stati pubblicati i risultati di un'indagine svolta da Regione Lombardia e da Arpa Lombardia sulla variazione dei fattori di pressione e sull'andamento dati di qualità dell'aria generato dalle misure di restrizione introdotte per contrastare la diffusione del virus. L'assessore lombardo all'Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo ha commentato: "L'emergenza e la progressiva adozione delle misure di contenimento del virus ha determinato una situazione straordinaria e irripetibile in condizioni ordinarie. Dai dati analizzati è possibile osservare come sul particolato la variabile meteorologica rimanga predominate nel determinare gli andamenti, nonostante una ovvia riduzione collegata alle minori emissioni; si conferma dunque ancora una volta la specificità del bacino padano, anche in relazione alla formazione di particolato secondario. Ad esempio, osservando i dati, dal 18 al 20 marzo si e' riscontrato un incremento significativo del PM10 che in alcune stazioni ha superato il valore limite di 50 µg/m3 ed è cresciuto in gran parte della regione, nonostante la riduzione dei flussi di traffico e di parte delle attività industriali". "Questa situazione si è verificata in una fase stagionale che registra da sempre una situazione più favorevole alla dispersione degli inquinanti rispetto ai mesi invernali - ha proseguito Cattaneo - e si riscontra che nel corso del mese di marzo i valori di particolato (PM10 e PM2.5) si sono attestati in prossimità dei valori minimi riscontrati in media nel decennio precedente, ma il concorso della drastica riduzione della circolazione veicolare e delle altre fonti emissive non ha determinato effetti tali da scendere al di sotto di valori in parte già riscontrati negli anni precedenti nel medesimo periodo. Diminuzioni più consistenti sono invece rilevate per gli ossidi di azoto e per il benzene, essendo legati più direttamente al traffico veicolare". Regione Lombardia, anche grazie all'aiuto di Move-In ha avuto i dati elaborati in forma aggregata e anonima, in tempo reale per conoscere la situazione della mobilita': "A seguito dell'adozione del DPCM dell'8 marzo 2020, che ha introdotto misure di limitazione degli spostamenti - ha concluso l'assessore Cattaneo - si osserva una progressiva e significativa riduzione delle percorrenze di tutti i veicoli. In particolare, nei giorni feriali della settimana 23-29 marzo, si stima una riduzione di circa il 75%. Durante il fine settimana le percorrenze subiscono riduzioni ancora maggiori, arrivando fino a circa il 90% nella giornata di domenica".

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