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Salute, Sociale, Cuggiono

Cuggiono consacrata a Maria

Con questa significativa cerimonia la comunità, virtualmente, si stringerà intorno alle sue radici, alla sua fede, alla sua devozione, come nelle grandi tragedie del passato.

Una cerimonia molto particolare, un qualcosa di unico, altamente significativo a livello religioso e comunitario. Mercoledì 25 marzo, dopo la cerimonia delle 21, il parroco don Angelo Sgobbi ha consacrato Cuggiono e Castelletto alla Vergine Maria.
"La consacrazione alla Vergine di persone, ordini religiosi, città ed interi stati nazionali è stata ed è una pratica diffusa nel lungo cammino della Chiesa cattolica - ci racconta don Angelo - un particolare rilievo è stato attribuito a questa devozione dalla bianca Signora apparsa sei volte ai tre bambini di Fatima, che a loro confidava come il Signore Gesù volesse la crescita dell’amore e della venerazione per il Cuore immacolato della Vergine. La Madonna coinvolgeva i tre pastorelli nell’opera di riparazione per i molti peccati, con la loro conseguenza di mali e sofferenze, che si commettono nel mondo; famosa è la frase allora rivolta dalla Vergine Maria ai bambini 'alla fine il mio Cuore immacolato trionferà!' La consacrazione al Cuore immacolato fu richiesta esplicitamente dalla Vergine Maria a Fatima per contrastare il male e per la salvezza delle anime; particolarmente fu richiesta la consacrazione della Russia, allora oppressa dalla dittatura ateistica sovietica, che, dopo diversi tentativi, solo Giovanni Paolo II compì il 25 marzo 1984, nella modalità richiesta dalla Madonna alla veggente Lucia Dos Santos. Scegliere di consacrare la propria vita, la propria famiglia, la propria Comunità alla Vergine Maria assume il valore di un affidamento accorato a Dio, per poter vivere secondo la grazia del proprio battesimo, per scegliere il bene e lottare contro il peccato, per essere efficacemente preservati e protetti dal male, nelle sue molteplici manifestazioni". Con questa significativa cerimonia la comunità, virtualmente, si stringerà intorno alle sue radici, alla sua fede, alla sua devozione come nelle grandi tragedie del passato.

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