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Salute

Diminuiscono i contagi in Lombardia

La prima "giornata positiva": il totale dei pazienti ricoverati in ospedale si attesta su 9.266, è il primo caso in negativo, con un -173 rispetto a ieri.

Il moderato ottimismo di ieri trova una conferma nei dati di oggi, per Regione Lombardia. "Avevamo detto che il trend era in calo - commenta l'assessore al Welfare Giulio Gallera nella consueta diretta Facebook sulla pagina di 'Lombardia Notizie Online' per fare il punto sull'emergenza Coronavirus - oggi, forse, è la prima giornata positiva di questo mese duro, durissimo".
Ma non si pensi che si possa tornare alle proprie occupazioni normali solo con questi deboli segnali di un rallentamento che sembra iniziare. "Non è ancora il momento di cantar vittoria e rilassarci, ma iniziamo a vedere una luce in fondo al tunnel".

"Per la prima volta - ha aggiunto - oggi sono diminuiti i ricoveri: dai 9.439 di ieri siamo scesi a 9.266 e anche gli accessi ai pronto soccorso stanno leggermente diminuendo, anche se non ovunque. Stiamo vedendo i frutti degli sforzi, tuttavia non è sufficiente qualche giorno positivo per rilassarci, anzi bisogna intensificare lo sforzo".

63.927 i contagiati in Italia di cui positivi 50.418, 6.077 deceduti, 7.432 guariti.

In Lombardia 28.761 contagiati totali, di cui 9.266 pazienti ricoverati,e 1.183 in terapia intensiva. In Lombardia i decessi ammontano a 3.776.

Seguono i casi per provincia:

BG 6471
BS 5905
CO 581
CR 2925
LC 934
LO 1817
MB 1130
MI 5326 di cui 2.176 a Milano città
MN 985
PV 1444
SO 208
VA 421

e 614 in corso di verifica.

Sulla necessità di effettuare più tamponi per individuare persone affette da Coronavirus ha sottolineato: "Noi vogliamo farli - ha spiegato - a tutti coloro che ne hanno bisogno. Ai medici di medicina generale e ai pediatri li facciamo, così come da oggi misuriamo la temperatura al nostro personale sanitario. Se è a 37.5, li mandiamo a fare i
tamponi, perchè noi ci teniamo. Il nostro lavoro non è fare i tamponi random fuori dal supermercato, facciamo un lavoro condiviso. Vi chiediamo di stare a casa: chi ha l'influenza, chi ha anche solo un po' di raffreddore stia a casa... Poi vi teniamo monitorati, e se peggiorate è il medico di medicina generale che vi manda a fare il tampone".

Continua anche la grande collaborazione fra pubblico e privato. Le strutture private lombarde continueranno infatti a mettere a disposizione dei cittadini tutti i posti letto che hanno in dotazione.

"Al San Raffaele di Milano - ha continuato Gallera - stiamo allestendo i 10 posti letto di terapia intensiva nel campo da calcetto. Intanto sono già arrivati i primi 4 pazienti. Questi posti, con i 16 del San Carlo, portano a 1.350 il numero dei letti di terapia intensiva. A Monza ne apriremo altri 16, e al Policlinico altri 15. Da mercoledì, se troviamo il personale, ne apriremo altri 10 a Niguarda. E siamo pronti ad aprirne 20 alla
Asst Rhodense e altre 9 alla Asst Nord Milano".

Intanto, oggi, Mattia, il cosiddetto 'paziente 1' (il primo caso di contagio del focolaio lombardo) ha lasciato l'ospedale e desidera tornare alla sua famiglia e alla normalità: "Da questa mia esperienza le persone devono capire che è fondamentale stare in casa, la prevenzione è indispensabile per non diffondere l’infezione. Questo può significare anche allontanarsi dai propri cari e dagli amici, perché non sappiamo chi può essere contagioso. Io sono stato molto fortunato, perché ho potuto essere curato".

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