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Salute

Aumentano ancora i casi

Le percentuali per fascia d'età in Lombardia: 36% over 75, 20% tra 65 e 74, 25% tra 50 e 64, 17% tra 25 e 49, 1% tra 18 e 24, 1% meno di 18.

L'assessore al Welfare Giulio Gallera, alla conferenza stampa di Regione Lombardia di venerdì 6 marzo, ha spiegato che si stanno individuando, con i tecnici, pochi presidi ospedalieri da riservare alle patologie più importanti così che tutti gli altri saranno ospedali dedicati alle cure per Covid-19. Ecco i numeri aggiornati: 4.636 contagiati in Italia di cui positivi 3.916, 197 deceduti, 523 guariti; in Lombardia 2612 contagiati totali, di cui 1622 pazienti ricoverati, più altri 309 in terapia intensiva (i decessi ammontano a 135). Le percentuali per fascia d'età in Lombardia: 36% over 75, 20% tra 65 e 74, 25% tra 50 e 64, 17% tra 25 e 49, 1% tra 18 e 24, 1% meno di 18. L'evidenza di cosa è successo in Italia e in particolare nella nostra regione in 15 giorni è impressionante e dà le dimensione di un fenomeno che si è diffuso con una velocità fulminea, per il quale “il sistema sanitario lombardo si è trovato a fronteggiare con uno sforzo gigantesco e straordinario”. “Solo con l'aiuto di tutti, facendo in modo che ognuno faccia la sua parte e si attenga a modalità adeguate, oculate e responsabili per contrastare la diffusione del Coronavirus” (lavandosi spesso le mani, evitando assembramenti, riducendo la vita sociale) potremo evitare che la situazione peggiori e limitare “una crescita imponente di numeri che, invece, manderebbe in tilt anche un sistema sanitario efficiente come il nostro della Lombardia. Quando la curva inizierà a diminuire? Non siamo in grado di valutare quando arriverà la discesa: se non adottiamo atteggiamenti radicali può essere che per molto tempo ci sia solo una crescita”. Intanto continua l'azione che porta ad ampliare i posti per la terapia d'intensiva, si stanno acquisendo i macchinari necessari e si cercano soluzioni per ovviare al problema del personale qualificato che possa gestire questa grande emergenza sanitaria (a questo fine si inserisce la sospensione dell'attività ambulatoriale non urgente e non differibile, per recuperare medici e infermieri per il servizio dei reparti). Le misure adottate potrebbero non bastare e si sta valutando l'allargamento della 'zona rossa', che, eventualmente, potrebbe anche interessare l'intera Lombardia.

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