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Scuola, Parabiago

Un museo a scuola

La scuola civica Manzoni di Parabiago avrà un suo museo. L'inaugurazione è prevista per il prossimo sabato 14 marzo, alle 17, nel plesso di via IV Novembre 23.

Studente dopo studente, generazione dopo generazione. In un unico abbraccio e in un solo spazio. Tra memorie storiche e documentarie pronte per essere consultate e apprezzate. La scuola civica Manzoni di Parabiago avrà un suo museo. L'inaugurazione è prevista per sabato 14 marzo, alle 17, nel plesso di via IV Novembre 23. La realizzazione di questo luogo destinato a diventare un prezioso cammeo di storia locale si deve alla pazienza e competenza con cui Alida Gottardi, preside dell'istituto per svariati anni e quindi testimone diretta di parecchie vicende di chi si è seduto in quegli anni sui banchi, ha raccolto materiale inerente ai primi anni del Novecento. Il museo che racchiude in sé anche un mistero che sarà svelato durante la giornata di presentazione. Oltre a Gottardi, interverranno anche il primo cittadino Raffaele Cucchi, il pedagogista Francesco Gaggio e l'archivista e curatrice della catalogazione dei registri Alice Bitto. Tra i documenti che saranno accessibili al pubblico ne spicca uno di una maestra di nome Corti dove si può leggere: "i miei alunni mi hanno fatto una bella sorpresa, han donato alla madonnina della scuola un grazioso vasetto con fiori di celluloide, sono rimasta proprio contenta tanto più perché i soldi li hanno raggranellati con i loro piccoli sacrifici". Si parla anche, in questa lettera, di un dono fatto dalla casa editrice Hoepli di trenta libri per la biblioteca scolastica attribuito "alla famiglia del nostro benefattore Adolfo Wildt" (scultore, disegnatore e medaglista che visse in epoca fascista,,ndr). Un altro appunto di Corti parla della somma di cento lire donata da un parente di Wildt, Giovanni Scheinwiller che lei intese usare "nell'acquisto di indumenti per i più bisognosi". Insomma, spaccati di una storia costruita da moltissimi studenti e da altrettanti insegnanti e consegnata alla memoria di una città fiera delle proprie radici e desiderosa di riscoprirle e conservarle.

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