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Politica, Cuggiono

Il Consiglio della 'sfiducia'

La mozione è stata discussa e approvata la sera del 13 febbraio, in una Sala Gasparotto gremita di pubblico.

Il sindaco di Cuggiono, Maria Teresa Perletti, è stato sfiduciato durante il Consiglio comunale del 13 febbraio. Insieme al primo cittadino decade la Giunta del paese, eletta nel giugno del 2017. Dopo mesi di contrasti all’interno della maggioranza, è seguita la presa di distanza di una parte della stessa- ‘Prima Cuggiono e Castelletto’-, che ha firmato la mozione di sfiducia insieme alle opposizioni. La mozione è stata discussa e approvata la sera del 13 febbraio, in una Sala Gasparotto gremita di pubblico. E giovedì, durante le dichiarazioni di voto, sono emerse ancora una volta tutte le contraddizioni all’interno della coalizione del centrodestra, che sembra essersi formata più attenta all’idea ‘uniti si vince’, senza però una reale sintesi al suo interno. “Potevo optare per le dimissioni, ma ho preferito guardare in faccia chi intende sfiduciarmi- ha affermato Maria Teresa Perletti- Con questo atto si reca danno al paese, condannato all’immobilismo fino alle prossime elezioni, non alla mia persona. Intendo ricordare ai cittadini che l’Amministrazione ha continuato a lavorare negli ultimi mesi, pur a organico ridotto”. La Lega e ‘Vivere Cuggiono e Castelletto’ hanno invece rinnovato la fiducia a Perletti, insieme all’assessore esterno Giuliano Ottolini. I consiglieri delle due liste affermano che, sostenendo il sindaco, si mantengono coerenti al mandato elettorale e accusano gli ex alleati di eccessivo personalismo. La medesima critica, pur ribaltata, è stata fatta da ‘Prima Cuggiono e Castelletto’, che imputa al primo cittadino scarsa condivisione e comunicazione delle decisioni, sottolineando che la sfiducia è la presa d’atto dell’inconcludenza politica della maggioranza di cui avevano fatto parte. Il consigliere Soldadino, in particolare, ricorda che i problemi erano presenti sin dalle prime fasi di formazione della coalizione, con alcuni esponenti che hanno quasi preteso di egemonizzare l’intero gruppo, senza tenere in considerazione l’apporto degli altri eletti. “Ci siamo trovati di fronte a un sindaco che non sa condurre una squadra, a una maggioranza che da mesi va avanti tra mediazioni e ricatti, che guarda al protagonismo personale e non al bene comune, con scarsa attitudine ad amministrare la cosa pubblica”, affermano i rappresentanti di Cuggiono Democratica. La lista all’opposizione lamenta i continui rinvii che hanno immobilizzato il paese, considerando la breve Amministrazione Perletti come “un’esperienza fallimentare, che ha interrotto progetti avviati, quali la realizzazione di collegamenti ciclabili con i paesi limitrofi e la riqualificazione dell’illuminazione pubblica”. “Il fallimento non va ascritto solo al sindaco, ma a tutta la sua compagine- nota Agorà- Quanto fatto ha sempre avuto il sapore di interventi sporadici, impulsivi e comunque non frutto di programmazione”. La lista civica d’opposizione ricorda un caso, tra altri esempi citati a sostegno della tesi circa l’inconcludenza della coalizione di centrodestra: “Abbiamo tentato in tutti i modi di attivare una fase di confronto ma senza adesione, a partire dalla revisione del Regolamento delle adunanze consiliari presentata il 21 dicembre 2017. Sono trascorsi due anni dalla creazione della commissione e non si è ancora visto nulla”.

Il video integrale:

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