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Meteo sincero

Caldo? Facciamo chiarezza

Partiamo dall'escursione termica, ovvero il divario che c'è tra la temperatura minima all'alba e la massima a metà pomeriggio. Proprio come in questi giorni.

Oggi parliamo di escursione termica: in queste giornate di tempo stabile al primo mattino usciamo di casa con freddo e temperature intorno allo zero, poi in pausa pranzo sentiamo quasi caldo se stiamo fermi al sole. Eh sì, perché febbraio è il mese dell'anno con le escursioni termiche più ampie qui a Magenta e in gran parte della pianura padana. Ed è anche il mese con la più ampia deviazione standard (ovvero il normale scostamento) sulla media delle temperature massime. Approfondiamo meglio entrambe queste peculiarità, che vedremo essere strettamente legate fra loro.

Partiamo dall'escursione termica, ovvero il divario che c'è tra la temperatura minima all'alba e la massima a metà pomeriggio. Le notti ancora relativamente lunghe favoriscono la dispersione del tepore diurno e le minime si aggirano ancora attorno o poco sotto lo zero, spesso anche con formazione di brina, ma poi le ormai dieci ore e mezza di soleggiamento, con radiazione solare paragonabile a quella di fine ottobre fanno sì che in condizioni di stabilità atmosferica si superino agevolmente i dieci gradi durante il primo pomeriggio, con punte anche sui quindici o più in caso di effetto favonico, il quale risponde ad una precisa legge della fisica che ho ampiamente descritto nei post pubblicati nelle scorse settimane, ai quali rinvio chi volesse approfondire il tema.

Non a caso la deviazione standard, ovvero il normale scostamento dalle medie che di solito durante l'anno si aggira sui quattro gradi, in dicembre e gennaio diventa diventa di cinque e in febbraio si avvicina ai sette, per poi scendere a sei in marzo e a cinque in aprile, dopodiché tra maggio e novembre si attesta sempre intorno ai quattro gradi. Questo significa che se la media massima per febbraio a Magenta è di 10 gradi, nelle giornate più nuvolose è normale stare anche sui quattro gradi, e anche più sotto se nevica o se c'è nebbia, mentre in quelle più soleggiate è normale stare anche sui quindici o più in caso di fohn.

E anche molto oltre, visto che ad esempio il 15 febbraio 1990 in condizioni di fohn a Magenta abbiamo registrato addirittura 27.2 gradi e più volte si sono superati i venticinque gradi, fin dai tempi dell'escavazione del canale Villoresi, quando sono iniziate le rilevazioni di dati qui in zona, con punta di 30 gradi nel febbraio 1885. Figuriamoci quanto sia frequente registrare in febbraio massime sui 14/16 gradi come in queste splendide giornate di sole, talmente frequente da rientrare nel normale scostamento dalle medie delle temperature massime.

E per concludere, a proposito di record, vediamo quello sull'escursione termica: il 21 febbraio 1997 a Magenta siamo passati dai - 1.2 di minima all'alba ai +24.6 di massima del pomeriggio, ovviamente in condizioni di fohn, con un'escursione termica di quasi ventisei gradi. A ulteriore riprova delle potenzialità di febbraio in questo senso, che ci regala dei delta di temperature che sarebbero impossibili in altre stagioni, come se ad esempio in luglio si passasse da una irrealizzabile minima a Magenta di 4 gradi ad una massima di 30 gradi, oppure da una minima di 20 a una irrealizzabile massima di 46, quando in luglio il record di escursione termica non è mai andato oltre i quindici gradi di differenza tra minima e massima, che è già tantissimo per i mesi estivi.

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