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Eventi, Busto Arsizio, Cinema

L'omaggio a Mariella Lotti

In occasione del centenario della nascita (17 novembre 1919), il BA Film Festival e l'Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, le dedicano un pomeriggio.

In occasione del centenario della nascita (17 novembre 1919), il BA Film Festival e l'Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio, rendono omaggio a Mariella Lotti, attrice nata a Busto, tra le più amate del cinema italiano degli anni '40, con un pomeriggio interamente dedicato alla sua vita e alla sua carriera. L'appuntamento è per domenica 17 novembre a partire dalle 16 a Villa Calcaterra, sede dell'Istituto Antonioni (via Magenta 70). L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti (80). In programma la proiezione di due film interpretati dalla diva, 'Fari nella nebbia' di Gianni Franciolini (1942) e 'Nessuno torna indietro' (1943) di Alessandro Blasetti, con un'introduzione affidata alle parole di Paolo Castelli, docente di storia e linguaggio del cinema presso l’Istituto Antonioni, Diego Pisati, critico cinematografico e autore di 'Varese Hollywood' e Paolo Umberto Ferrario, autore del libro 'Maria Camilla Pianotti in arte Mariella Lotti' e del volume di prossima pubblicazione 'Mariella Lotti, la Garbo del cinema italiano'. "Tutto è cominciato nel gennaio 2017, quando su un quotidiano locale ho letto 'Il Baff pensa a Mariella Lotti, la bustocca del cinema anni ‘40 – racconta Paolo Ferrario - Incuriosito dalla notizia ho voluto approfondire la conoscenza di questa donna misteriosa che a me piace definire 'la Cenerentola bustocca', perché da fanciulla molto bella e di umili origini quale era, è divenuta la famosa attrice degli anni ’40 e durante la sua carriera cinematografica e teatrale ha incontrato tre 'principi' che l’hanno molto amata". "Mariella Lotti era già stata ricordata nell’edizione 2018 del BA Film Festival con notevole riscontro mediatico – aggiunge Paolo Castelli - Grazie alla detection di Paolo Umberto Ferrario si è potuta riscoprire una delle vicende più nascoste e rocambolesche di una delle più grandi dive del cinema italiano dei telefoni bianchi e del primo dopoguerra". "Credo sia giunto il tempo di riscoprire la bravura di un’attrice che ha pagato un prezzo eccessivo alla sua bellezza e alla sua eleganza – commenta Diego Pisati - “Fari nella nebbia”, episodio a parte nella sua filmografia, permette di comprenderne appieno il talento interpretativo". "Quello a Mariella Lotti, che l'assessorato alla Cultura ha favorito e patrocinato, è un omaggio doveroso della Città, nel Centenario esatto della nascita, a un'artista che, già negli anni '40, ha contribuito non solo a 'esportare' il nome di Busto in campo culturale, ma, nello specifico, in quello cinematografico, facendosi in un certo senso antesignana di un percorso che poi, decenni dopo, avrebbe portato la nostra città, grazie al suo 'Sistema cinema', a guadagnarsi il titolo di 'Città di Cinema'. Sono convinta – conclude Manuela Maffioli, vicesindaco e assessore a Identità e Cultura di Busto - che lei oggi sarebbe fiera della sua Busto così dedita alla Settima Arte".

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