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Castano Primo

Un doppio 'Città di Castano'

Due i riconoscimenti dell'importante premio, in questo 2019: uno a Guido Stangalini, l'altro, invece, alla memoria dell'architetto Elio Bona. La consegna sabato sera.

Una doppia premiazione, come era già accaduto sei anni fa. Da una parte Guido Stangalini, dall’altra il riconoscimento che, di nuovo (come per il maestro Ugo Sanguineti nel 2014) sarà alla memoria, stavolta dell’architetto Elio Bona. Due castanesi che hanno scritto pagine e pagine importanti della storia della città e non solo; due figure che sono state un punto di riferimento per le generazioni passate e per quelle presenti. E, così, ecco che proprio a loro andrà il ‘Premio Città di Castano Primo’ di quest’anno. “Una scelta condivisa dai componenti del comitato tecnico che ha il compito di valutare le varie segnalazioni che arrivano e di esprimersi, poi, in merito - commenta l’assessore Luca Fusetti - Due cittadini che rappresentano e hanno rappresentato a pieno quelli che sono i valori e i principi con i quali è nato proprio questo riconoscimento (senza dimenticare che quest’anno, inoltre, ricorre anche il decimo anniversario dalla morte, proprio dell’architetto Bona)”. Più nello specifico, allora, Guido Stangalini, classe 1920, da anni presidente dell’associazione combattenti, ha vissuto in prima persona i tremendi e terribili periodi della Seconda Guerra Mondiale e tutte le vicende successive fino ai giorni nostri. Non solo, per diverso tempo è stato pure dipendente comunale, sempre disponibile e a disposizione dei singoli e della collettività. Elio Bona, invece, classe 1939, di origini trentine, ha frequentato il liceo artistico di Brera e si è laureato in architettura al Politecnico di Milano, prima di trasferirsi, una volta sposato, a Castano Primo, dove ha svolto la professione di architetto, affiancata da una significativa attività artistica di pittore. Una duplice passione, insomma, che l’hanno portato a diventare un esempio e un riferimento per il territorio (sue, infatti, sono realizzazioni industriali come la tessitura Candiani di Robecchetto, il successivo ampliamento dello stesso sito produttivo a Malvaglio, il restauro della chiesa castanese Madonna dei Poveri e vari progetti residenziali distribuiti nel Castanese; oltre che di edilizia privata, in collaborazione con il fratello, l’ingegner Aldo Bona, con cui ha fondato lo ‘Studio Bona e Associati’ e ha dato vita ad una lunga serie di proposte nel campo del pubblico, in particolare nel Padovano). Il tutto in parallelo alla parte artistica, tra innumerevoli opere pittoriche ed esposizioni personali e collettive. Fino all’impegno nell’ambito della società civile e politica, con la partecipazione alla fondazione del Comitato per Castano, di cui è stato presidente dal 1994 al 1999 (gruppo nato inizialmente con scopi culturali a seguito del tristemente noto incendio di Villa Rusconi, ma che con il passare del tempo ha mutato forma diventando una lista civica) e dal 2002 al 2009 con l’incarico di presidente della Pro Loco di Castano, facendosi promotore di diverse iniziative (non va dimenticata, ad esempio, la sua battaglia nelle principali e specifiche sedi per riportare in città la Via Crucis di Gaetano Previati). Anni e anni, dunque, di attività, presenza e lavoro costante e quotidiano, fino a gennaio 2009 quando, purtroppo, se ne è andato per sempre.

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