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Territorio, Turbigo

Con la Prociv... "Non si rischia"

La campagna di sensibilizzazione e comunicazione sui rischi naturali (terremoti, alluvioni, maremoti, ecc...) 'Io non rischio'. Anche Turbigo in prima linea.

Basterebbe, alla fine, il semplice titolo ('Io non rischio') per capire l'importanza di un appuntamento che va ben oltre l'incontro con la cittadinanza. Perché sensibilizzare e informare mai come in certe situazioni sono fondamentali e necessarie. E se alla regia, poi, c'è la Protezione Civile, beh... i risultati sono praticamente garantiti. Dall'Italia intera e fino a Turbigo, insomma, ecco che anche il gruppo comunale della Prociv turbighese nel weekend appena trascorso (sabato 13 e domenica 14 ottobre) è sceso in campo, in prima linea, appunto per la campagna di comunicazione organizzata in occasione della cosiddetta 'Settimana della Protezione Civile'. Una 'due giorni', insomma, di confronto con la popolazione, per illustrare, raccontare e mostrare alle persone i vari rischi naturali che, purtroppo, ognuno di noi può trovarsi di fronte e, soprattutto, spiegare quelle che sono le buone pratiche da mettere in atto e che consentono di minimizzare l'impatto sulla gente e sulle cose. "Siamo una nazione esposta a molti eventi calimitosi (alluvioni, terremoti, maremoti, ecc...), e questo è un fatto - spiegano - Però è altrettanto vero che l'esposizione individuale può essere notevolmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l'adozione di alcuni semplici accorgimenti. Da qui, pertanto, la volontà e l'impegno chiari e precisi di creare un contatto ancora più diretto con i cittadini, incontrandoli proprio nei luoghi dove si muovono ogni giorno (piazze, eventi e via dicendo). Già, diciamo incontrare e non informare, per porre l'accento sulla filosofia su cui si fonda la campagna. I volontari non hanno fatto volantinaggio, non si sono limitati a lasciare il materiale informativo alla gente, bensì si sono fermati a parlare con le persone, illustrando la problematica, in qualche modo raccontandola e a disposizione per eventuali domande e chiarimenti. E questo andrà avanti anche dopo le due giornate, visto che gli stessi volontari operano e vivono sul territorio in cui comunicano".

LA PROTEZIONE CIVILE DI TURBIGO IN PRIMA LINEA

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