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Il DNA dei Prodotti del Ticino

Il profilo di identità ricavato verrà tradotto poi in un codice QR, che potrà essere letto attraverso un dispositivo smart come un telefonino.

Nasce da un'esigenza, sempre più esplicita nei consumatori, di garanzia e trasparenza. La possibilità di certificare, attraverso appositi strumenti, la qualità dei prodotti, rappresenta uno degli argomenti di maggiore interesse per il comparto agroalimentare. “Costituisce una vera innovazione per il nostro territorio la nuova modalità di etichettatura dei prodotti del Consorzio Produttori Agricoli a Marchio Parco Ticino - ha commentato Cristina Chiappa, a guida dell’ente Parco del Ticino - Il progetto realizza un passo in avanti importante, che porterà vantaggi in termini di tutela per il Parco e ai consumatori maggiore garanzia della qualità dei prodotti”. Uno strumento sviluppato e messo a disposizione delle aziende del Parco (grazie ad un Bando della Regione Lombardia e Camera di Commercio di Milano) consente infatti di certificare, attraverso un’analisi del DNA, l’identità di salumi, carni, prodotti ittici, farine, cerali e prodotti da forno. I prodotti, oltre al valore dell’ecosostenibilità ambientale, forniranno quindi una garanzia in più ai consumatori: eventuali tracce “sporche”, cioè spurie, o contaminazioni, risulteranno infatti dal particolare metodo di analisi, per lotti, a cui saranno sottoposti, direttamente nel “codice” del DNA. “In questo modo - assicura il dott. Diego Breviario del IBBA-CNR illustrando il progetto del laboratorio di ricerca che da vent’anni si occupa di autenticazione dei prodotti alimentari - potremo avere la certezza che il prodotto che si desidera acquistare e consumare è effettivamente quello che deve essere”. (VIDEO) Una garanzia documentata della reale identità genetica dei prodotti alimentari va a inserirsi nel rapporto tra i diversi attori del settore, produttori e consumatori, basato sulla fiducia e reciproca collaborazione, contrastando eventuali imitazioni di prodotti, di minore qualità, tutelando la qualità e l’identità delle produzioni.

Il profilo di identità ricavato verrà tradotto poi in un codice QR, che potrà essere letto attraverso un dispositivo smart come un telefonino (l’applicazione va a leggere l’immagine, inquadrandola direttamente dal banco), con un’etichetta digitale, arricchita dalla possibilità della fruizione audio.

Viene implementata inoltre una rete che andrà a notarizzare tutti quanti i risultati legati all’analisi, sviluppando il metodo migliore per mostrare i risultati finali all’utente. Con il sistema Realia il consumatore sarà aiutato nella lettura e nella scelta consapevole verso l’acquisto di prodotti italiani autentici, attraverso la tecnologia di “realtà aumentata”.

“Un’ulteriore certezza che porterà ad una nuova valorizzazione dei prodotti a marchio Parco Ticino - commenta Sandro Passerini, presidente del Consorzio Produttori Agricoli Parco Ticino, nella conferenza stampa di giovedì 3 ottobre, presso l’Azienda Agricola Cirenaica di Robecchetto con Induno.

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