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Turbigo

"Stato di emergenza"

Una mozione presentata da Turbigo da Vivere e dal circolo PD di Turbigo e Nosate sull'emergenza climatica e ambientale. Si chiede un impegno costante alla istituzioni.

Emergenza climatica e ambientale: una voce unanime, da una parte il PD di Turbigo e Nosate, dall’altra il gruppo civico Turbigo da Vivere che, proprio nei giorni scorsi, hanno predispoto un’apposita e specifica mozione, depositata in Comune alla fine di settembre, per invitare il sindaco a dichiarare appunto tale stato, impegnando la giunta a sviluppare concrete iniziative sul territorio comunale, mirate alla riduzione delle emissioni ed all’introduzione di energie rinnovabili, oltre ad incentivare il risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, della mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e raffreddamento. “Il riscaldamento, infatti - spiegano - è destinato ad aumentare in maniera preoccupante se non verranno assunte rigorose decisioni di contrasto. Secondo le varie previsioni, ciò potrebbe implicare collasso delle foreste, desertificazione galoppante, distruzione di terre coltivabili: questi sono i dati che IPCC, ento consultivo delle Nazioni Unite, ha presentato a diversi Paesi europei, chiedendo di implementare gli sforzi a tutela del clima e dell’ambiente. Inoltre, l’accordo di Parigi del 2015, sottoscritto anche dall’Italia, ha impegnato gli enti territoriali a porre in essere tutte le misure necessarie per contrastare il surriscaldamento del Pianeta. Riteniamo, pertanto, che si dovere non solo dei Governi centrali, ma pure di quelli locali, dare il proroprio contributo per evitare una situazione che metterebbe in pericolo la nostra ‘casa’ e il futuro delle generazioni di domani. Tale mozione rappresenta, dunque, un passaggio realmente concreto per spostare l’attenzione sul tema della sostenibilità e costruire condizioni nuove, affinché la cosiddetta ‘rivoluzione verde’ sia un modo di vivere lo sviluppo. Da qui, ecco la nostra richiesta alle istituzioni comunali, perché si impegnino in maniera costante nell’intensificare il coinvolgimento attivo di cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione, oltre a farsi parte attiva presso il Governo e la Regione per far loro prendere analoghi provvedimenti.

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