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Trucioli di storia

"Il profumo dei tigli"

"E con giugno inizia la bella stagione e sento il profumo dei miei amati tigli. Un profumo intenso a volte persino fastidioso ma che io adoro perchè mi ricorda l’infanzia".

"E con giugno inizia la bella stagione e sento il profumo dei miei amati tigli. Un profumo intenso a volte persino fastidioso ma che io adoro perchè mi ricorda l’infanzia.
Quando ero bambino abitavo nella campagna sulle sponde del fiume Adige e per andare a scuola dovevo percorrere tutti i giorni a piedi tre bei chilometri lungo un tratto costeggiato da piante di tiglio. Quei tigli, per me che non sapevo ancora quasi ne leggere ne far di conto, erano i miei segnatempo. Avevo imparato a riconoscere che se ingiallivano era autunno, se erano spogli era inverno, se inverdivano era primavera e quando fiorivano era finalmente estate, la mia stagione preferita. Non amavo molto rimanere prigioniero dentro la scuola perciò ogni giorno mentre percorrevo quel tratto di strada respiravo a pieni polmoni per sentire se mi arrivava il profumo dei tigli e con esso la fine della scuola. In realtà cominciavo ad annusare l’aria appena vedevo spuntare qualche fogliolina nella speranza che fosse già arrivato il momento dei fiori ma ogni giorno ne rimanevo deluso, rassegnato capivo che dovevo andare a scuola ancora per molto tempo. Ma quando all’improvviso ne sentivo l’odore gioivo e cominciavo a fare quel tratto di strada saltellando dalla contentezza, capivo che eravamo arrivati a giugno e dovevo solo pazientare ancora pochi giorni per essere finalmente libero. All’età di 10 anni ci trasferimmo a Milano e in città purtroppo non c’erano vie con tigli fioriti, persi subito il mio punto di riferimento e mi dovetti rassegnare ad imparare a leggere il calendario per sapere quanto tempo mancava alla fine della scuola. Oggi abito vicino ad un parco comunale con alcune piante di tiglio che proprio in questi giorni stanno fiorendo, apro le finestre, respiro a pieni polmoni e mi sembra di ritornare bambino e anche se per me la scuola è finita da un po’ mi sembra di ritrovare anche un po’ di libertà e spensieratezza". (Nonno Gino, Rho, anni '50)

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