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Territorio

Festival 'No Tangenziale'

Fare informazione divulgare le peculiarità del territorio. Il terzo festival 'No Tangenziale' di domenica a Cassinetta di Lugagnano si è basato su questo concetto.

Fare informazione. Il terzo festival 'No Tangenziale' di domenica a Cassinetta di Lugagnano si è basato su questo concetto. Fare informazione e divulgare quelle che sono le peculiarità del territorio. Si è ribadito che la superstrada non serve, ma si è anche cercato di dire per quale motivo è bene orientarsi verso scelte alternative per un’area a forte vocazione agricola come quella che da Abbiategrasso arriva a Magenta, attraversando Albairate, Cassinetta di Lugagnano e la frazione robecchese di Castellazzo dè Barzi. Durante un convegno si è fatto il paragone con il canale della Muzza grazie alle immagini tratte da Google Heart che mostrano una roggia in un panorama vario, sul quale si è insediata un’opera. “Nemmeno un millimetro di quel tracciato è stato realizzato andando a vedere quello che c’era in precedenza – si è detto durante il convegno – andando, in questo modo, a decuplicare il danno. Il risultato è quello di una striscia d’asfalto lineare e nemmeno tanto praticata. In effetti, a ben guardare, la TEM, ha una percorrenza alquanto limitata”. Un tracciato che non guarda il territorio che dovrà occupare, come quello di collegamento tra Abbiategrasso e Magenta, rischia di provocare danni enormi. Da Expo 2015 si è cercato di trasmettere il messaggio della necessità di un cibo sano per la salute dell’uomo. Cibo di alta qualità che si deve rapportare con l’ambiente circostante. Quindi l’altra domanda che ci si deve porre è quella relativa alla scelta strategica da seguire. Produrre cibo in allevamenti intensivi o cercare vie alternative? “Un’azienda agricola piccola che fa agriturismo, magari con una fattoria del benessere e quant’altro – si dice ancora durante il convegno – riesce a dare lavoro ad almeno 10 persone. Ricordiamo che il lavoro è il cardine sul quale si basa la nostra Costituzione”. La giornata ha presentato anche una mostra sulle marcite, patrimonio di alcune zone dell’area Parco del Ticino. E numerose bancarelle che offrivano prodotti della natura.

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