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Politica

L'Italia in Europa

Verso le urne: domenica 26 maggio i cittadini italiani maggiorenni voteranno per eleggere i 73 rappresentanti dell'Italia al Parlamento Europeo. Sbarramento e suddivisione.

Domenica 26 maggio i cittadini italiani maggiorenni voteranno per eleggere i 73 rappresentanti dell'Italia al Parlamento Europeo. Il sistema elettorale in vigore è di tipo proporzionale, con una soglia di sbarramento del 4%. La penisola è divisa in cinque circoscrizioni (Italia nord-occidentale, nord-orientale, centrale, meridionale e insulare), ognuna delle quali esprime un numero predefinito di deputati, proporzionale alla sua popolazione. È possibile dare tre voti di preferenza al massimo e, per incentivare la rappresentanza di genere, la terza è annullata nel caso in cui l'elettore indichi tre candidati dello stesso sesso. Con estrema sintesi e facendo riferimento alle formazioni politiche più numerose nel Parlamento italiano, i fronti che si sfideranno in Europa sono sostanzialmente due: da un lato, il gruppo degli euroscettici e, dall'altro, uno che propone una più completa integrazione dei paesi membri nelle istituzioni comunitarie. Nella prima categoria troviamo Lega e Sovranisti Conservatori (espressione di Fratelli d'Italia). Il Movimento Cinque Stelle ha spesso assunto posizioni critiche verso l'attuale Commissione Europea, ma contesta alcune idee di tutta quell'area, definita 'sovranista', che ingloba molti alleati europei di Matteo Salvini. A favore di una maggiore presenza delle istituzioni comunitarie, eventualmente riformate, vi sono: il Partito Democratico (insieme alla lista 'Siamo Europei' di Carlo Calenda), Forza Italia (con Udc, Noi con l'Italia, Movimento cristiano lavoratori), + Europa con Italia in Comune, Europa Verde, Sinistra. Una volta formalizzata l'elezione, i deputati svolgeranno la loro attività non in base a divisioni di tipo nazionale, bensì scegliendo un gruppo in base all'orientamento politico. Per alcuni dei partiti e movimenti citati in precedenza, riportiamo i gruppi d'appartenenza dal 2014 al 2019. Il partito popolare europeo, di centrodestra e di ispirazione cristiano democratica, è il gruppo attualmente più numeroso al Parlamento europeo, cui hanno aderito Forza Italia, l'Udc e il Südtiroler Volkspartei. La seconda 'famiglia', in termine di numero di rappresentanti, è quella dell'Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici, cui fa parte il Partito Democratico. + Europa invece è inserita nell'Alleanza dei democratici e liberali per l'Europa (ALDE), di ispirazione liberale, ma non può contare alcun parlamentare, non avendo raggiunto il quorum alle scorse elezioni. L'Europa delle Libertà e della Democrazia diretta ha, tra i suoi esponenti, i parlamentari del Movimento 5 Stelle. La Lega ha aderito al Movimento per un'Europa delle Nazioni e della Libertà, caratterizzato da posizioni di estrema destra e fortemente euroscettico. Tornando alle elezioni di domenica 26 maggio, sono state ammesse altre liste, con diverse connotazioni politiche: il Popolo della Famiglia, Popolari per l'Italia, Partito Comunista, Destre Unite Casa Pound, Forza Nuova, Partito Animalista Italiano. Autonomie per l'Europa, Partito Pensiero Azione e Südtiroler Volkspartei hanno presentato le proprie liste solo in alcune circoscrizioni.

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