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Attualità, Frecce sui nostri giorni

Notre Dame e le radici cristiane

Mentre scrivo, i telegiornali di tutta Europa inondano le nostre case con le immagini della cattedrale cattolica di Parigi, Notre Dame, colpita dal violento incendio.

Mentre scrivo, i telegiornali di tutta Europa inondano le nostre case con le immagini della cattedrale cattolica di Parigi, Notre Dame, che sta crollando in un tremendo incendio che sembra partito dal tetto, ingabbiato in un cantiere che doveva ripulire e consolidare l’edificio per una spesa complessiva di sei milioni di euro. La voce rotta di alcuni testimoni oculari testimonia l’emozione e lo sgomento per la perdita di un pezzetto dell’identità europea e occidentale. La Francia è il Paese che ha contribuito, ormai quasi vent’anni fa, a bocciare il riferimento alle radici cristiane del continente dalla proposta di Costituzione europea che, all’epoca, si vagheggiava. Non si colgono le occasioni sciagurate per fare rivendicazioni, ma ragionare con pacata fermezza è sempre doveroso. Ora, davanti al trauma della perdita, appare ovvio ed evidente a tutti ciò che assurdamente venne negato all’epoca: il Cristianesimo appartiene alle radici e alla matrice culturale più genuina della nostra identità. Quanto alla cattedrale che va bruciando, insieme allo sgomento è doveroso lanciare immediatamente un alto grido di speranza: l’Europa è grande perché ha sempre avuto – e conserverà certamente – la capacità di rigenerare sé stessa. La straordinaria bellezza gotica della cattedrale di Parigi tornerà, seppur lentamente e faticosamente, al suo splendore. Non dimentichiamo che la storia d’Europa è costellata dalla laboriosa costruzione e ricostruzione (e con la ricostruzione, inevitabilmente, viene anche la trasformazione) degli elementi del proprio patrimonio. Ancora, purtroppo diamo il meglio di noi proprio nelle situazioni peggiori: questa sciagura dunque ci riavvicini e ci aiuti a solidarizzare, da Lisbona a Varsavia, attorno ad uno dei fulcri più significativi della cara, sempre giovane Europa. Siamo sempre risorti dalle nostre ceneri: non perderemo oggi questa capacità, ben piantati nelle nostre radici.

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