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Over the Game

La rivoluzione Google Stadia

Google entra in campo nell’industria videoludica con una nuova formula: lo streaming dei giochi in alta definizione attraverso internet e da qualsiasi dispositivo.

Durante la Game Developers Conference di martedì 19 marzo, l’evento internazionale più importante per quanto riguarda il mondo dell’industria videoludica, sicuramente l’annuncio più atteso è arrivato da Google. La casa del più famoso motore di ricerca del mondo ha annunciato di volersi inserire nel campo dei videogiochi con Stadia, andando ad affiancare i tre colossi che attualmente si contendono il mercato: Nintendo, Sony PlayStation e Microsoft Xbox.

Una seconda epoca pionieristica
Arriveremo al futuro tra pochissimo, ma per il momento vorrei aprire una piccola parentesi sul passato: erano anni che non si avevano a disposizione così tante proposte interessanti nel mondo videoludico. Sembra di essere tornati ai gloriosi fasti di un tempo, quando in campo vi erano Atari, Commodore, Nintendo, Sega, e NeoGeo, ciascuna beh identificata dalla propria personalità. Tra le offerte orientate al pubblico più informatizzato figuravano, invece, PC, Macintosh, Amiga e 3DO. Non tutte queste soluzioni sono coesisitite nello stesso periodo temporale, ma quello che mi preme far notare è che finalmente si comincia a respirare nuovamente quell’aria di sperimentazione e, perché no, di sfida, che hanno reso tanto appassionante il mondo dei videogiochi di quei tempi. Un’avventura alla ricerca di vere novità!
Nemmeno io mi sarei mai aspettato di provare un’emozione simile al momento della rivelazione, dato che il mio sogno è quello di avere una sola console universale per poter godere di tutte le esclusive interessanti che, invece, si trovano sparpagliate qua e là. Probabilmente questo sarà il primo passo verso quell’utopia, ma è davvero troppo presto per lanciarsi in qualsiasi tipo di previsione.

Google Stadia: cosa fa?
In sintesi, quello che è già possibile fare oggi con Youtube, Netflix, Prime Video e Spotify: ovvero godere dei contenuti digitali in streaming, senza scaricarli veramente sul proprio terminale, ma sfruttando la connessione a internet per avere a disposizione un catalogo enorme, da qualsiasi dispositivo. Ecco, il principio è quello, ma applicato ai videogiochi. Uno degli aspetti che hanno lasciato sicuramente a bocca aperta, è il passaggio praticamente istantaneo da YouTube al videogioco. Sarà sufficiente infatti, premere un tasto mentre si guarda un trailer per passare immediatamente al gioco vero e proprio senza alcuna interruzione.

Insomma, la console sparisce. Dalla presentazione è emerso che non sarà necessario avere a disposizione una postazione dalle capacità esageratamente elevate, perché sarà possibile goderne sui televisori moderni attraverso l’accessorio Chromecast di Google, ma anche computer comuni, tablet e smartphone, grazie al browser Chrome.

Un utile accompagnamento, ma non obbligatorio, sarà il controller di Stadia, progettato secondo i più comuni standard moderni. Avrà, infatti, dei tasti specifici per condividere contenuti attraverso YouTube o per affidarsi all’assistente virtuale di Google. In alternativa, molti controller USB per PC già presenti in commercio saranno compatibili.

Stando a quanto riportato da Eurogamer.it, i datacenter che si occuperanno di fare tutto il lavoro “pesante” si basano sul network di Google, con più di 7500 nodi connessi in tutto il mondo per garantire le migliori performance possibili e risoluzioni strabilianti in altissima definizione. Oltre 100 studi di sviluppo, anche molto famosi come Ubisoft, Epic Games e id Software sono già al lavoro per rendere disponibili i propri giochi attraverso la nuova tecnologia.

Certo, ma…
Ok, c’è da dire che il servizio PlayStation Now, recentemente approdato anche nel belpaese, si basa anch’esso sul medesimo principio. C’è, però, una differenza sostanziale. Se con PlayStation Now è possibile giocare a un’ampia scelta di titoli da PlayStation 2 a 4, è anche vero che questi sono profondamente legati ai limiti della console. Non si può avere qualcosa di “meglio” rispetto a quello che può offrire PlayStation 4, per quanto sia una delle migliori macchine domestiche a disposizione, perché questi giochi dovranno necessariamente funzionare anche in modalità disco. Stadia, invece, non si pone limiti perché non è vincolata, potenzialmente, ad alcun supporto fisico da parte dell’utente. Si tratta solo di avere a disposizione un terminale che rispetti le specifiche tecniche minime, ma la maggior parte del carico di lavoro sarà affidato ai server online, che saranno costantemente potenziati e aggiornati.
L’unico vero fattore che potrebbe impedire di godere appieno l’esperienza è la velocità di connessione, che in Italia è ancora ben lontana dall’essere all’altezza di standard elevati.

Staremo a vedere, con tanta curiosità, come si evolverà questo affascinante e coinvolgente medium, con questo nuovo servizio che dovrebbe essere reso disponibile già nel corso di quest’anno. La cosa certa, al di là del fattore tecnologico, ciò che decreterà il successo o meno del servizio sarà la qualità dei giochi che verranno proposti e soprattutto la loro giocosità.

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