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L'esempio di Greta per i giovani del mondo

Per il clima e il pianeta: diverse associazioni hanno scritto una lettera - appello alle nuove generazioni, per invitarli a far sentire la loro voce e dare un contributo attivo e specifico.

Uno sciopero per il pianeta, per far comprendere quanto sia necessario modificare i comportamenti e le abitudini quotidiane per non compromettere il nostro futuro: è questo lo scopo di 'Fridays for future', l'iniziativa che coinvolgerà gli studenti di varie nazionalità venerdì 15 marzo. L'appuntamento non intende solo sensibilizzare le generazioni più giovani (spesso più attente al tema dei cambiamenti climatici rispetto agli adulti) , ma spingere anche a mobilitarsi, per porre la questione al centro dell'interesse pubblico. Il movimento non ha una precisa organizzazione gerarchica, tuttavia ha una figura simbolica di riferimento: Greta Thunberg, giovanissima attivista svedese. Le parole di Greta al quotidiano britannico 'Guardian' sono state riportate in una lettera aperta rivolta ai ragazzi, i cui autori sono: Mario Agostinelli (Energia Felice), Roberto Burlando (docente di Economia presso l'Università di Torino), Alberta Cardinali (Rete Gas Marche), don Virginio Colmegna (Casa della Carità), Lidia Di Vece (Federazione Italiana Economia del Bene Comune), Tonino Perna (Ecolandia), Sergio Venezia (Co-energia). “Ho sentito parlare per la prima volta del cambiamento climatico quando avevo otto anni. Ho imparato che è una cosa creata dagli esseri umani. […] I nostri leader politici non ne parlavano mai. Sento la gente dire che il cambiamento climatico è una minaccia alla nostra esistenza, però tutti vanno avanti come se niente fosse”, ha affermato Greta. Gli autori della lettera, diretta alle generazioni più giovani, aggiungono: “Sulla chiamata di Greta molti studenti di tutta Europa hanno iniziato a ritrovarsi, il venerdì, di fronte ai palazzi del potere, in Belgio, Germania, Svezia, Olanda, Australia, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito..... semplicemente per stare con i loro cartelli che chiedono conto agli adulti, 'Dite di amare i vostri figli più di ogni cosa, invece state loro rubando il futuro'. Molti studenti in molte nazioni, ma ancora molto pochi in Italia. Non notiamo qui, infatti, lo stesso fermento che c’è all’estero e se dovesse essere perché pensate che i cambiamenti climatici non vi riguardano, vorremmo dirvi che vi sbagliate di grosso: niente più di questo fenomeno influirà sul vostro futuro, perché avrà effetti sulla disponibilità di acqua, sulla produzione di cibo, sulla sicurezza dei territori, sulle migrazioni. Vorremmo darvi un consiglio: fate emergere tutto l’egoismo che è in voi per difendere il vostro futuro, perché se la temperatura terrestre continuerà a salire la vostra vita sarà un inferno. Dunque parlatene, studiate, confrontatevi con gli esperti (le autogestioni potrebbero essere delle buone occasioni....) e poi alzate la voce per inchiodare chi può decidere alle sue gravi responsabilità. La mattina del prossimo 15 marzo è indetto uno sciopero mondiale per il clima, promosso proprio dagli studenti. Non mancate questa occasione per iniziare un percorso: abbiamo poco tempo per rimediare ma possiamo ancora farlo. Ci avete prestato il futuro ed è tempo che lo riprendiate nelle vostre mani per renderlo sicuro, possibile e vivibile, non credete?”.

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